Nella passata stagione, dopo la sconfitta di Firenze, Massimiliano Allegri creava un 4-2-3-1 tutto estro e fantasia. Questa volta, invece, la ventata di cambiamento è arrivata con qualche mese d'anticipo. Alla Juventusè partita la moda del 3-4-2-1, sistema di gioco proposto dall'allenatore livornese contro Barcellona e Crotone, nonché possibile nuovo assetto base. Certezze, con un tecnico privo di dogmi, non ce ne sono.
Ma, probabilmente, i campioni d'Italia si preparano a mutare decisamente pelle. D'altronde, da quando è approdato sotto la Mole, il mister toscano ha valorizzato più impianti di gioco, dando costantemente la precedenza alla coralità anziché alle individualità. E così sarà anche nel presente. La Signora, ancora alla ricerca dei migliori equilibri di squadra, negli ultimi due impegni non ha subìto reti. E, guarda un po', questo dato coincide con il nuovo vestito ideato e sviluppato dal suo condottiero. Parlare di certezze potrebbe risultare eccessivo, tuttavia Max ha intrapreso – per l'ennesima volta – il miglior percorso possibile.
E se più indizi fanno una prova, Madama nell'imminente impegno di Napoli potrebbe proseguire all'insegna della continuità. A maggior ragione con lo stop di Higuain, ai box per una frattura alla mano sinistra. Parallelamente, vedi la rete trovata con il Crotone, Mandzukic viaggia spedito verso una maglia da titolare nel suo ruolo originario. E con Douglas Costa e Dybala alle spalle dell'ariete croato, sostanzialmente, i giochi riguardanti la zona offensiva dovrebbero essere già chiusi. In difesa e a centrocampo, invece, regna l'abbondanza.
Qui, prendendosi tutto il tempo a disposizione, Allegri deciderà a ridosso dell'evento. Da comprendere, più di ogni altro aspetto, se riuscirà a recuperare Chiellini, indubbiamente l'anello forte della retroguardia bianconera. Qualora il centrale azzurro non dovesse farcela, le alternative non mancherebbero. Tra l'usato sicuro Barzagli, Benatia in fiducia, Rugani pronto a dire la sua e Howedes fresco di debutto (positivo).
Vige la totale abbondanza anche sugli esterni bassi. A sinistra il titolare è Alex Sandro, un po' più pimpante nelle ultime uscite rispetto all'anonimato dei tempi moderni. A destra si giocheranno un posto Cuadrado e De Sciglio (reduce dalla prima rete in serie A). Discorso analogo in mezzo al campo, dove a dettare i tempi ci sarà Pjanic affiancato da chi starà meglio tra Matuidi e Khedira. Un quadro globalmente roseo nonostante le assenze, o potenziali tali, che conferma l'ottimo operato proposto in estate dalla dirigenza bianconera.
A Vinovo si pensa al trittico composto da Napoli, Olympiacos e Inter, sfide che potrebbero segnare indelebilmente le ambizioni dei campioni d'Italia. Parola d'ordine: rimanere in odore scudetto, ottenendo obbligatoriamente un posto nella fase decisiva della Champions League. Il tutto, verosimilmente, su base 3-4-2-1. Vietato annoiarsi.


