A margine dell’Assemblea degli Azionisti, i dirigenti della Juventus, capitanati dal presidente Andrea Agnelli, hanno fatto il punto della situazione affrontando svariati temi. Dal passato all’attualità, con lo sguardo rivolto al futuro. Approvato il bilancio di esercizio al 30 giugno 2019, chiuso con una perdita pari a €39,9 milioni, coperta, in parte, mediante utilizzo degli utili portati e, in parte, attingendo dalla riserva sovrapprezzo azioni.
Segui 3 gare della Serie A TIM ogni giornata in diretta streaming su DAZNIl numero uno della Continassa esordisce ponendo l’attenzione sull’approvazione dell’aumento di capitale da 300 milioni.
“Questo consenso ha come principali obiettivi il mantenimento della competitività sportiva, l’incremento dei ricavi operativi, la visibilità del brand Juventus e il consolidamento dell’equilibrio economico-finanziario”.
Il contributo della proprietà, dunque, consentirà alla Juventus di progredire ulteriormente.
“Abbiamo ricordato come dal 30 giugno 2010 siamo passati da una capitalizzazione di 162 milioni a una di 1 miliardo e 470 milioni. Quindi l’azionista, sottoscritto compreso, è rimasto particolarmente soddisfatto dal percorso intrapreso. L’aumento di capitale non è stato una necessità, ma per un piano di sviluppo della società”.
Affidata a Giorgio Ricci, Chief Revenue Officer, la risposta relativa alle dinamiche di Lega.
“Per un club come il nostro, consapevole che dallo sviluppo globale passi il successo, c’è la consapevolezza anche a livello di Lega che un percorso vada intrapreso. Per noi che quotidianamente competiamo su uno scenario globale, la conoscenza è maggiore, ma la cosa positiva è che – almeno di una parte della Lega – ci sia unità nel ritenere importante la comprensione di certe dinamiche come i diritti esteri e la valorizzazione del campionato. Cose che conosciamo e che negli ultimi anni hanno determinato il successo di altre leghe”.
Importante, per Agnelli, lavorare sul calendario internazionale.
“Credo che la FIFA dovrebbe concentrarsi su questo aspetto. Una volta stabilito quello, si può pensare di introdurre nuove competizioni o sostituire competizioni, perché si parla di sostituire la Confederations Cup. Ci sono considerazioni da fare. Ho sentito l’ad del Liverpool, hanno Salah e Manè che vedrebbero la Coppa d’Africa shiftata di qualche settimana per consentire al Liverpool di non perderli. Si parla di metà luglio, i giocatori tornerebbero a metà settembre con le vacanze. Prima di inserire altre competizioni bisogna valutare tutto. Il calendario internazionale è la prima cosa da concordare, poi si può discutere su tutto il resto”.
Passaggio inevitabile sul nuovo accordo Jeep con conseguente unità di intenti ad ampio raggio.
“Siamo al nono anno di sponsorizzazione con loro e, reciprocamente, la soddisfazione è massima. Un’importante parte del percorso di crescita l’abbiamo fatta assieme, nei reciproci business abbiamo mantenuto ottimi risultati e abbiamo dati che confortano come la sponsorizzazione abbia avuto un ruolo importante anche nella loro crescita. L’auspicio è che il rapporto vada avanti. Come normale, è un rapporto a scadenza, l’abbiamo rivisto nei valori e parzialmente in alcuni diritti. C’è ancora la parte relativa al futuro da affrontare. Al momento il discorso viene fatto in esclusiva con FCA e Jeep”.
Spazio anche a Nedved, sempre più in prima linea in termini di decisioni collettive.
“Siamo sempre pronti a cogliere opportunità. Parlavamo di sviluppo e vogliamo svilupparci su tutti i fronti, soprattutto dal lato sportivo perché è parte trainante della società”.
Mentre il responsabile dell’area sportiva, Fabio Paratici, ha fatto il punto sul tema plusvalenze.
“C’è un numero normale, che è l’attività normale di calciomercato. E poi ci sono le operazioni straordinarie alla Pogba. Poi, se andiamo a guardare la nostra storia degli ultimi 10 anni, abbiamo sempre cercato di mantenere i nostri giocatori migliori. Ne abbiamo venduti solo due di quelli al top: Vidal e Pogba, il terzo era Bonucci che abbiamo ricomprato”.


