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Agnelli Allegri - Juventus

Juventus-Allegri, è il momento della verità: incontro decisivo

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Da una parte del tavolo, Andrea Agnelli. Dall'altra, Massimiliano Allegri. Presidente e allenatore chiamati a decidere presente e futuro della Juventus. Quando? In queste ore. Conquistato l'ottavo scudetto di fila, la Vecchia Signora si appresta ad analizzare un'annata calcistica prossima al capolinea: Supercoppa Italiana e, appunto, tricolore in bacheca. Stagione, quindi, vincente. Ma che non può soddisfare appieno considerando le aspettative in Europa.

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Non è bastato l'acquisto di Cristiano Ronaldo. Non è bastata una campagna acquisti dispendiosa, tra il rientro di Leonardo Bonucci e l'investimento effettuato su Joao Cancelo, più il solito contorno. Non è bastato nemmeno trattenere tutti i pezzi da novanta. Insomma, da una corazzata simile ci si aspettava ben altro. Eppure l'attualità parla di una squadra eliminata ai quarti di Champions League. E qui tocca soffermarsi, analizzare e ripartire.

Il numero uno della Continassa, in verità, si è già esposto. E lo ha fatto nel momento più complicato, ovvero subito dopo la sconfitta con l'Ajax.

“Avanti ancora con Allegri? Certo, ha ancora un anno di contratto e ci siederemo a fine stagione per discutere il contratto”.

Sulla stessa lunghezza d'onda il diretto interessato.

“Con il presidente avevamo già parlato, con l'idea di rivedersi. Ma io la decisione l'ho già presa, l'ho presa da un po' di tempo: ho un contratto e la mia intenzione è quella di rimanere alla Juventus perché c'è ancora molto lavoro da fare”.

Messa su queste basi non dovrebbero emergere novità. Detto questo, il fronte va monitorato. Vuoi perché un rapporto quinquennale, direttamente e indirettamente, sfocia inevitabilmente in una fase di stanca. Vuoi perché gli argomenti non mancano: dal lato economico al progetto tecnico. Legato alla Juve fino al 2020, il tecnico toscano percepisce circa 7,5 milioni netti annui. E se matrimonio ancora sarà, sarà anche prolungamento con conseguente ritocco dell'ingaggio.

Occhi puntati, poi, sulla rosa. Di incedibile, sostanzialmente, ce n'è uno solo e si chiama Cristiano Ronaldo. Gl altri, invece, hanno tutti un prezzo. Il futuro di Paulo Dybala, ad esempio, è ancora tutto da scrivere; stesso discorso per Douglas Costa. Così come non mancano gli estimatori per Miralem Pjanic.

Voci vicine alla Juventus, intanto, non danno credito all'ipotesi che porterebbe Pep Guardiola sotto la Mole. Attenzione, infine, ad Antonio Conte: intrigato dall'offerta della Roma, ma pur sempre in standby. Il tutto, magari, attendendo buone notizie dalla Continassa.

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