Il Sassuolo dà. Il Sassuolo toglie. Il match contro i neroverdi ha consegnato alla Juventus una prestazione esaltante. Al tempo stesso, però, Max Allegri in questa gara ha perso un pezzo importante se non addirittura imprescindibile: Blaise Matuidi. Uscito nel corso del primo tempo, il centrocampista francese ha rimediato una lesione di grado lieve-medio ai flessori della coscia sinistra. In attesa di ulteriori accertamenti, lo stop rischia di toccare il mese. Quindi, rimanendo alla stretta attualità, niente Fiorentina, Tottenham e Torino. Partite di primo piano destinate a segnare indelebilmente la stagione bianconera.
La Juventus, che ha trovato i migliori equilibri affidandosi al 4-3-3, è chiamata a conseguire un'imponente prova di maturità. E la missione per Allegri si preannuncia piuttosto complicata. A livello di caratteristiche, analizzando quelle degli altri mediani presenti in organico, nessuno può rimpiazzare Matuidi. Unico, nel suo genere, ad interpretare le due fasi. Lo sa bene Signora che, per assicurarsi un elemento di tale caratura, ha dovuto aspettare parecchio tempo.
Ecco, dunque, che l'allenatore livornese dovrà inventarsi qualcosa di produttivo. La logica direbbe Claudio Marchisio, reduce da un ingresso positivo con il Sassuolo, ma che in versione mezz'ala sinistra potrebbe riscontrare qualche difficoltà. Per l'appunto, solitamente, per il Principino si parla di regia o parte destra della linea metodista. Le alternative si chiamano Stefano Sturaro o Rodrigo Bentancur. Il sanremese, in questa veste, s'è già fatto notare con discreti risultati. Poca tecnica, ma tanta gamba. Mentre l'uruguaiano – ipotesi debole – raffigurerebbe una piena incognita. Anche perché, attualmente, il percorso di crescita è sfociato in una fisiologica fase di stanca.
GettyOcchio, però, alle sorprese. Nome e cognome: Kwadwo Asamoah. Il 29enne jolly ghanese nasce proprio come mezz'ala mancina. E, originariamente, la Juventus lo aveva acquistato proprio per rinforzare il centrocampo. Il prosieguo è da associare ad un'invenzione di Antonio Conte che, poco soddisfatto della catena di sinistra, ha deciso di far diventare l'ex Udinese un terzino di assoluto livello. Tornando all'attualità, qualche esperimento sarebbe già in rampa di lancio. Senza scartare l'ipotesi dell'usato garantito: 4-2-3-1. Qui, tuttavia, c'è bisogno di recuperare al meglio Paulo Dybala.
Insomma, il ko di Matuidi è tutto fuorché da sottovalutare. Concetto appreso immediatamente da Allegri che, in una fase fondamentale della stagione, avrebbe fatto volentieri leva sulla continuità. La stessa che, tanto per intenderci, ha portato la sua squadra a subire solamente un goal nelle ultime quindici partite. Merito del 4-3-3 ma anche – tra gli altri – di un ottimo Blaise.
Max, per nulla legato ai dogmi tattici, dovrà prendere un'ardua decisione: avanti tutta, pur senza Matuidi, con il 4-3-3 oppure tornare ai due uomini in mezzo al campo? Il tempo per riflettere è poco. Venerdì, infatti, la Juventus andrà in scena all'Artemio Franchi. Una gara, valutando il cammino del Napoli, da non sbagliare. Con un “vagabondo” in meno.


