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Andrea Agnelli JuventusGetty Images

Juventus, Agnelli: "Vogliamo consolidarci come potenza economica"

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Giornata importante in casa Juventus, dedicata all'assemblea degli Azionisti, con Andrea Agnelli – presidente del club bianconero – ad analizzare prospettive a breve e lungo termine. “Il nostro obiettivo sul campo sarà mantenere ciò per cui abbiamo lavorato duramente in questi anni. Nel 2010 il nostro fatturato era sotto i 200 milioni. Oggi, invece, i ricavi hanno superato i 500. Senza, ovviamente, dimenticare i risultati sportivi: sette scudetti, quattro Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane e due finali di Champions League. Oltre al tricolore vinto al primo anno di attività delle Women”.

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Inevitabile un doppio passaggio sugli amministratori delegati uscenti, ovviamente con riferimento a Beppe Marotta: “Parlare da parte mia di Marotta come professionista del mondo del calcio rischia di essere riduttivo. Sono 40 anni che gestisce club di calcio, con successi come quelli del Venezia. Poi l'Atalanta e la Sampdoria lasciata in Champions League prima di raggiungere la Juve. La capacità, l'esperienza e la conoscenza di Beppe sono stati fattori strumentali nella crescita di questa società. E anche a lui dobbiamo un caloroso ringraziamento”.

Dunque, è rinnovamento dirigenziale: “Per quanto riguarda l'area dei servizi continuerà ad avere il compito di fornire gli strumenti dal punto di vista tecnologico e finanziario per il raggiungimento degli obiettivi. Oltre alla normale gestione degli aspetti normali, ci aspettiamo una crescita per quanto concerne crescita dei ricavi e valutare tutte le operazioni della società così da ottimizzare la gestione delle fonti di finanziamento finalizzati a ridurre il rischio di tensioni finanziarie. Aumentando, così, l'efficienza e contenere la crescita dei costi. Per quanto riguarda i ricavi, l'obiettivo è consolidare la Juventus come potenza economica oltre che sportiva. Questo significa crescere nei nostri mercati chiave, sfruttando l'onda di interesse che si è alzata anche e soprattutto grazie ai risultati sportivi.

Il compito dell'area ricavi sarà quello di superare i limiti di distribuzione della serie A attraverso i canali digitali per raggiungere mercati non ora raggiungibili senza far mancare il nostro apporto alle tematiche nostrane. Cogliere, poi, l'opportunità di poter essere indossate sempre più maglie in sempre più persone nel mondo. Da ultimo giocare un ruolo nell'industria dell'intrattenimento. La nostra essenza è fatta di gioia. Si è deciso, quindi, di cambiare la leadership: area sport affidata a Fabio Paratici, quella servizi a Marco Re e dei ricavi se ne occuperà Giorgio Ricci”.

Non solo prima squadra, occhi puntati anche su Under 23 e tematiche giovanili: “L'Under 23, sicuramente fatta di giovani talentuosi, ha avuto una ricerca di identità. Il percorso dei giovani è sempre stato caratterizzato da prestiti con scarso minutaggio per mettere nelle gambe anni, che sono poi tradotti in minuti prima di appurare la loro capacità di approdare in pianta stabile non dico in squadre che lottano per qualcosa, ma semplicemente in serie A. Avere dei giocatori per la prima squadra può significare la riduzione della rosa di due o tre elementi con il risparmio che questo comporta sapendo di avere giocatori di certo affidamento. Dall'altro lato vogliamo dare a questi ragazzi un futuro nel calcio professionistico. Ultimo, ma non ultimo e questo deve essere chiaro dall'Under 8 fino alla prima squadra, l'obiettivo deve essere vincere”.

Riflessione sul nuovo presidente della FIGC: “In bocca al lupo a Gabriele Gravina. Cercherò di partecipare e dare il mio contributo, non avendo diritto di voto. La Federazione ha davanti a sé una sfida importante. L'auspicio non può che essere quello di far convergere Lega e Serie A, cercando di centrare l'importante missione che dovranno centrare. Mi auguro il numero più alto possibile di seconde squadre, in grado di salire nella seconda divisione, come avviene all'estero".

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