Beppe Marotta si avvicina a grandi passi verso l'addio definitivo alla Juventus. Da ieri, infatti, il 61enne manager lombardo non ricopre più il ruolo di amministratore delegato della Vecchia Signora.
E, presto, risolverà anche il contratto in qualità di direttore generale. Una formalità, appunto, come spiegato dal numero uno bianconero, Andrea Agnelli, in occasione dell'assemblea degli azionisti: “Siamo in fase di definizione, è tutto fatto in maniera del tutto trasparente tra le parti”. Dopodiché, espletata questa procedura, sarà tempo di nuova tappa.
Tutte le strade portano a Milano: sponda nerazzurra. Sotto il Duomo, intanto, è iniziata una nuova era. Con Zhang Junior – figlio del patron di Suning – nominato ufficialmente al timone della presidenza, la più giovane nella storia dell'Inter.
Ora, dunque, occhi puntati verso il passo successivo che con grande probabilità consisterà nell'inserire un profilo esperto all'interno della stanza dei bottoni. Appunto, Marotta. La linea è stata tracciata, i contatti allacciati e sostanzialmente il dialogo dovrebbe sfociare rapidamente nella fumata bianca.
Marotta piace a Suning. Suning sarebbe lieta di assicurarsi le prestazioni di Marotta. D'altro canto, il percorso proposto dal diretto interessato alla Juventus può solamente convincere: sette scudetti, quattro Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane e due finali di Champions League. Un'evoluzione a tutto tondo che, recentemente, ha portato l'ex bianconero a ottenere il “Best Executive”, una sorta di riconoscimento al manager dell'anno.
L'Inter, seguendo quanto proposto dalla Signora con Aldo Mazzia, apparecchia uno scenario che potrebbe contemplare il doppio amministratore delegato. Da una parte l'uomo dei conti: Alessandro Antonello.
Dall'altra il potenziale massimo esponente dell'area sportiva: Marotta. Poi, a comporre il mosaico, Giovanni Gardini e Piero Ausilio a mantenere rispettivamente le cariche di Chief Football Operations Officer e direttore sportivo. Il menù è (quasi) servito.




