Vietato rovinarsi il Capodanno. A Vinovo non c'è aria di festa, massima concentrazione verso il trittico rappresentato da Verona, Toro e Cagliari. Tra campionato e Coppa Italia, sostanzialmente, la missione per la Juventus resta la solita: vietato fallire. Ecco perché, in vista della trasferta in terra scaligera, Max Allegri proporrà il miglior assetto possibile che, questa volta, dovrebbe fare leva su una sorta di 4-3-1-2 a geometria variabile.
Non convocati Buffon, De Sciglio, Howedes, Pjanic e Cuadrado. Assenze che, nel breve e lungo termine, non preoccupano. La coperta per l'allenatore livornese è delle più lunghe, il che sottolinea come gli uomini della Continassa in estate abbiano puntellato a dovere la rosa. Rimanendo in tema mercato, questa potrebbe essere l'ultima trasferta in bianconero – per quanto concerne la stagione in corso – targata Pjaca. Il 22enne esterno croato, per rilanciarsi dal brutto infortunio al ginocchio destro, a gennaio cambierà temporaneamente casacca. Zenit, Monaco e Schalke 04 hanno già sondato il terreno e, quindi, l'ex Dinamo Zagabria si avvia ad affrontare la seconda parte dell'annata calcistica all'estero. Dopodiché, a pieno il regime, il rientro in bianconero. D'altro canto, investendo 23 milioni, gli uomini della Continassa hanno dimostrato di credere fermamente nel talento di uno dei migliori '95 su scala europea.
Nessun esperimento. Allegri, in termini di sistemi di gioco, cambia sistematicamente le carte in tavola. La Juventus, infatti, è diventata estremamente camaleontica. E questo aspetto, indubbiamente, complica le letture avversarie.

A Verona, allo stato attuale delle cose, dovrebbe andare in scena il 4-3-1-2. Szczesny tra i pali; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini e Alex Sandro in difesa; Bentancur in cabina di regia a centrocampo spalleggiato da Khedira e Matuidi; Dybala ad agire dietro Mandzukic e Higuain. Assetto che, a gara in corso, potrebbe diventare anche un 4-3-3.
Allegri prenderà una decisione solamente domani mattina. Ma, globalmente, le idee sono già chiare. Tutto ruota attorno a Matuidi, non al top della forma, ma che raffigura per la Signora l'elemento che detta gli equilibri di squadra. L'esperto mediano francese, per caratteristiche e capacità tecniche, è semplicemente un elemento insostituibile.
Senza Pjanic, dunque, la Juventus non dovrebbe cambiare in termini di atteggiamento. Bentancur, qualora dovesse conquistare una maglia da titolare, avrebbe il compito di costruire il gioco in mezzo al campo. Altra panchina in vista per Marchisio, pronto però a scendere in campo dal 1' nel derby di Coppa Italia. Una partita che il Principino, sicuramente, sente particolarmente.




