Pubblicità
Pubblicità
Ronaldo Pirlo JuventusGetty Images

Juve-Roma: come sono cambiati i bianconeri rispetto all'andata

Pubblicità

"Ho rivisto la partita d'andata: non mandavamo McKennie a saltare in area e facevamo battere i corner a Kulusevski, ora abbiamo scoperto che Kulusevski non è molto bravo a calciare i corner mentre McKennie è bravissimo in area. Rispetto alla gara di Roma sono cambiate tante cose. Adesso io e il mio staff conosciamo bene i nostri giocatori e cerchiamo di far rendere loro al meglio ".

Andrea Pirlo  ha presentato così la sfida tra Juventus e Roma. Uno snodo stagionale importante, forse vitale, che andrà in scena oggi allo Stadium (ore 18). Con la Signora a porsi una missione nella missione: non rovinare il compleanno di Cristiano Ronaldo. Fresco, ieri, di 36 candeline. E che contro i giallorossi vorrebbe regalarsi una vittoria passando, ovviamente, da una prestazione individuale maiuscola.

Nel 2-2 capitolino sono emersi i limiti strutturali di una squadra sperimentale. Dentro un allenatore alle primissime esperienze, dentro nuovi calciatori: prevalentemente all'insegna della linea verde. Il tutto, e non va mai dimenticato, con una sola amichevole - contro il Novara - a fungere da atipico pre-campionato ai tempi del Covid.

Di quella partita, di positivo, per i bianconeri resta solalmente il punto in classifica. Ottenuto, tanto per cambiare, grazie a una serata magica di CR7 a segno con una doppietta. Per il resto, performance da dimenticare. Cosa che la Juve ha fatto, con annessi arditi esperimenti tattici riposti in magazzino.

Basti pensare a Cuadrado sul fronte mancino e a Kulusevski a tutta fascia destra. Idee embrionali nella testa di Pirlo che, all'insegna del buonsenso, ha deciso di spedire rapidamente nel dimenticatoio. 

I campioni d'italia in carica stanno trovando un'identità tattica ben definita. Merito del tecnico che, fin da subito, ha dimostrato di credere nell'occupazione degli spazi su base 4-4-2 a geometria variabile. Un sistema di gioco moderno, innovativo, atto a esaltare la (grande) qualità dell'organico.

Della squadra schierata nell'undici titolare a Roma, in termini di scelte, non dovrebbe cambiare dal giorno alla notte.

Spazio ancora a Szczesny, Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Danilo, Rabiot, McKennie, Morata (all'andata fresco di arrivo dall'Atletico) e Ronaldo. Ai quali si aggiungerà, in panchina nella Capitale, l'ormai imprescindibile Arthur. Senza sottovalutare il fattore Chiesa, che a fine agosto era ancora un giocatore della Fiorentina.

Ma i mesi hanno portato una fisionomia differente, insomma, soprattutto a centrocampo. Che nell'impegno odierno non vedrà protagonista lo squalificato Bentancur, un'assenza pesante che verrà ovviata dall'ennesima chance di lusso per Rabiot. Autore, in casa dei giallorossi, di una prova complicata con tanto di doccia anticipata per doppia ammonizione.

"La Roma è una delle squadre che giocano meglio in Italia, sono molto bravi nelle ripartenze e noi dovremo cercare di sbagliare poco. Siamo migliorati molto sull'aspetto mentale, la sconfitta di San Siro ci ha aiutato a restare sempre concentrati. Abbiamo parlato, ma fortunatamente c'era una finale dopo tre giorni ".

Pirlo ha la Juve in mano e ha capito come guidarla verso il traguardo. Un'evoluzione netta ed interessante, chiamata a confermarsi in una prova - contro la Roma - difficile ma affascinante. Con meno paure rispetto al 27 settembre. E con molte certezze in più.

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0