Carlo Ancelotti sotto la Mole non ha lasciato un ricordo memorabile. Vuoi per i zero titoli conquistati sulla panchina della Juventus nel biennio dal 1999 al 2001, vuoi per il mancato feeling con la piazza. “ Il mio ritorno a Torino fa parte del passato – ha spiegato alla vigilia il 59enne tecnico emiliano – non lo considero un neo: fu un'esperienza negativa per i risultati, ma mi aiutò a capire come funziona l'organizzazione societaria ”.
Adesso l'esperto allenatore di Reggiolo guida il Napoli e domani affronterà la classica prova del nove. Gli azzurri, attualmente a tre lunghezze di ritardo da Madama , hanno finora proposto in campionato un cammino regolare caratterizzato da successi importanti e un solo tonfo con la Sampdoria. Il tutto, aspetto più importante, con l'intera rosa protagonista.
GettyInsomma, Carletto s'è calato alla perfezione nella realtà partenopea e in poco tempo è riuscito a proporre un modus operandi efficace. Perché, alla fine, conta sempre ed esclusivamente vincere. E il Napoli nella passata stagione s'è reso autore di uno scherzetto mica da ridere: zuccata di Koulibaly e Stadium ammutolito.
Un colpo esterno che sembrava potesse riportare lo scudetto sotto il Vesuvio, ma che invece è rimasto – per la settima volta di fila – nel capoluogo piemontese. Ora c'è Ancelotti, uno che in termini di successi sa abbondantemente il fatto suo, e che nei mesi scorsi è stato accostato proprio alla panchina della Vecchia Signora.
C'è chi giura che se Allegri fosse andato via, la scelta sul successore sarebbe ricaduta proprio sull'attuale condottiero del Napoli. Una voce mai confermata dai protagonisti, ma che per parecchio tempo ha tenuto banco .
Detto questo, e lo testimonia la storia, Max non ha mai preso considerazione concretamente la possibilità di lasciare la Juve. E di conseguenza i dirigenti della Continassa non hanno avuto necessità di sondare eventuali candidati. Tra i due ex mister del Milan regna un rapporto cordiale e sincero.
Qui Max: “ Ancelotti è una persona che trasmette serenità. Il modo in cui si approccia, in cui parla, rende le cose molto semplici ed è dimostrato da tutti gli anni di carriera che ha fatto. Ovunque è andato ha fatto bene e vinto ”. Qui Carletto: “ Con Allegri ho un buon rapporto, ci vediamo a Ginevra solitamente, c'è stima reciproca e l'ha manifestata parecchie volte ”.
Ancelotti, intanto, siederà sulla panchina ospite dello Stadium per la seconda volta. La prima, allora alla guida del Real Madrid, non andò bene per lui: 5 maggio 2015, si impose la Juventus per 2-1 . Ma oggi sarà tutt'altra storia.




