Juventus e Barcellona, dal punto di vista del progetto tecnico, stanno vivendo una situazione simile. Nuovo allenatore, nuovi calciatori, nuovi stimoli. Non a caso, in occasione dell'ultima finestra di mercato, bianconeri e blaugrana hanno imbastito un'importante operazione: Arthur sotto la Mole, Miralem Pjanic in Catalogna.
Tra aspetto tecnico e finanziaro, con una bella plusvalenza a bilancio soprattutto per i bianconeri: 41,8 milioni. Un addio doloroso, quello del bosniaco, andato in scena dopo quattro stagioni trascorse nel capoluogo piemontese.
Ma pensando ad ampio raggio, e dopo aver valutato minuziosamente l'intero quadro, glli uomini della Continassa - in sinergia con i vertici del Barcellona - hanno optato per un chiaro segnale di discontinuità con il recente passato, impostando una trattativa che ha (pienamente) soddisfatto tutte le parti coinvolte.
D'altro canto, i due club lo scorso gennaio avevano messo in mostra una certa intesa sul mercato, chiudendo un affare che ha portato Matheus Pereira in Spagna e Alejandro Marqués a compiere il percorso inverso per rinforzare l'Under 23. Insomma, prove generali in vista di qualcosa di più corposo. Che, giustappunto, è andato in scena di recente.
Tuttavia, già più di un anno fa Juve e Barça avevano tentare di intarprendere un percorso comune, mettendo sul tavolo più nomi. Da Emre Can a Federico Bernardeschi, passando per Ivan Rakitic e Jean-Clair Todibo.
Quadra complessiva non trovata, a causa di un conguaglio che entrambe le società avrebbero voluto a proprio favore. Detto ciò, con pazienza e obiettivi differenti ma uguali, sull'asse Torino-Barcellona sono riusciti a venirne a capo, tracciando una linea che potrebbe sfociare nella continuità.
Le occasioni, si sa, nelle compravendite possono diventare concrete soprattutto in prossimità del gong. Ecco perché, valutando le situazioni riguardanti Douglas Costa e Ousman Dembélé, Juve e Barcellona hanno provato a studiare la fattibilità di uno scambio, comunque, mai entrato nella fase calda. Vuoi per questioni di costi compessivi, vuoi per la volontà dei diretti interessati.
Il brasiliano, annusata l'opportunità di tornare al Bayern Monaco, ha dato l'assoluta priorità al rientro nella Bundesliga. Mentre il francese, sondato dal Manchester United, ha scelto di rimanere in Spagna per tentare di giocarsi le sue opportuninità alla corte di Koeman.
Occhi puntate sulle mosse del domani, con Juve e Barcellona pronte a sviluppare una collaborazione destinata a impreziosirsi. A caccia di opportunità vicendevoli, di primo piano, a consolidare un'alleanza già molto forte.




