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Paulo Dybala Juventus Champions LeagueGetty Images

Jugovic ci crede: "La Juventus a Cardiff può farcela"

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Attesa spasmodica per la finale di Champions League che vedrà fronteggiarsi Juventus e Real Madrid a Cardiff. Il torneo continentale di maggior prestigio sigillerà l’epilogo con questo super match che sta catalizzando l’attenzione di tutta Europa e creando apprensione e subbuglio nelle due tifoserie. Chi meglio di Vladimir Jugovic poteva illustrarci come si preparano queste partite? Lui che in soli due anni sotto la Mole ha vinto praticamente tutto con la maglia a strisce bianconere: scudetto, Supercoppa italiana, Supercoppa Uefa e, soprattutto, Champions League e Coppa Intercontinentale. Sempre vivo nei tifosi il ricordo di quel suo rigore decisivo calciato contro l'Ajax nella finale di Roma 1996.

Jugovic, ormai ci siamo, tra poco Juve e Real Madrid si sfideranno per la conquista della Champions: che match prevede?“Le finali sono sempre partite particolari e soggette ad un bel po’ di fattori, spesso ci sono anomalie o elementi impreventivabili che segnano o condizionano l’andamento del match. Sono certo che assisteremo ad una grande partita, in fondo si sfidano le due squadre più brave della competizione con tanto di organici stellari, grandi top player e immense motivazioni. Il Real Madrid è campione in carica e campione del Mondo per club, ma la Juve non è da meno, e ha dimostrato lungo il corso della manifestazione di essere un team micidiale, abile nello sfruttare ogni tipo di lacuna avversaria e questo sarà un punto a favore per i bianconeri”.

Lei ha vinto la Champions due volte, una con la Stella Rossa e un'altra con la Juventus, cosa ricorda della finale di Roma?Le vigilie di questi appuntamenti memorabili sono bellissime, perché un giocatore sa bene che potrà scrivere un pezzo di storia del proprio club. Ricordo ancora le emozioni e la voglia di scendere in campo per dare il meglio di se stessi, per alzare la Coppa, per sentirsi orgogliosi delle prestazioni e per condividere tutto con i compagni di squadra. Nonostante la vittoria giunta solo ai rigori, in quella finale noi avevamo la convinzione di potercela fare, poi l’entusiasmo, lo stadio tutto dalla nostra parte e il sapere che si può creare qualcosa di straordinario, con un’impresa che rimane impressa negli annali, ha fatto il resto. Devo dire che andai sul dischetto con una discreta calma, poi quando vidi il pallone superare il portiere Van der Sar, sulla sua destra, scattò il tripudio. Sono entrato nella leggenda juventina e ne vado fiero”.

Paulo Dybala Juventus Champions LeagueGetty Images

Chi saranno gli uomini decisivi a Cardiff?“La Juventus di Allegri sta facendo cose incredibili in difesa, solo 3 reti al passivo in tutta la Champions: sono cifre da record. Ma anche in attacco non scherza avendo grandi uomini da gol, Il Real, invece, nel pacchetto arretrato spesso concede, ma ha un attacco davvero impressionate, uno dei temi sarà proprio questo, osservare l’attacco degli spagnoli opposto alla difesa impenetrabile juventina. E sono anche curioso di vedere la sfida tra le due linee mediane, entrambe di grande qualità. Troppo facile dire che il protagonista sarà Cristiano Ronaldo, penso che Benzema e Modric potranno essere decisivi e se Bale giocherà, sarà esaltato dal fatto di giocare a casa sua in Galles, mentre nella Juventus ritengo che Dani Alves e l’intero attacco possano creare grandi grattacapi ai blancos, mi aspetto molto dal trio Mandzukic, Dybala e Higuain. La Juve è una compagine, forte, decisa e ha fame di vittorie”.

Per chi farà il tifo in finale?“Sono rimasto molto legato all’Italia, un paese stupendo dove torno sempre volentieri, che mi ha fatto crescere e diventare un giocatore completo. Sono molto affezionato a tutte le squadre italiane con cui ho giocato: Sampdoria, Juventus, Lazio e Inter, ma quel rigore a Roma contro l’Ajax mi ha dato un qualcosa di più, mi è rimasto dentro e così sarà per tutta la vita; sono diventato un cuore bianconero, mi sento juventino e spero che la Juventus possa ritornare a sollevare al cielo questa Champions. Può essere davvero l’anno buono”.

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