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Jakub JanktoGetty

Jankto e la decisione di fare coming out: “L’ho fatto per me e per aiutare gli altri”

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Jakub Jankto è diventato, lo scorso 13 febbraio, fonte di ispirazione per molti. Facendo coming out, non solo si è tolto un peso che portava con sé da tanto tempo, ma ha anche dato a tanti la forza di seguire il suo esempio ed ha spazzato via quella coltre che sul calcio si addensava ogniqualvolta si parlava di omosessualità.

L’ex centrocampista di Ascoli, Udinese e Sampdoria, in un’intervista rilasciata a ‘Sky TG24’, ha spiegato cosa lo ha portato a fare questo passo decisivo per la sua vita.

“Non avessi fatto il calciatore l’avrei detto prima. Adesso sto meglio, ma è stato difficile essere il primo giocatore a farlo. La prima settimana è stata dura perché le reazioni ci sono state. Per il 90% sono state positive e mi hanno aiutato molto e ringrazio tutti, ma ci sono stati anche messaggi negativi e mi è successo anche giocando fuori casa. Me lo aspettavo ma io mi concentro si chi posso aiutare. Mi sono arrivati anche messaggi di persone che mi hanno detto che li ho aiutati, che grazie a me si sono aperti con i genitori, gli amici o la fidanzata. E’ questo il senso di ciò che ho fatto. Ho fatto coming out prima per me stesso e poi per aiutare gli altri”.

La decisione di fare coming out è stata spontanea.

“Lo sapevo fin da piccolo ma poi sei portato ad andare avanti in qualche maniera. Il mondo del calcio è un po’ omofobo e lo sappiamo tutti, ma improvvisamente mi è venuta la voglia di dire tutto, non è stato un qualcosa di programmato. Mi è venuto così e non ne sono dispiaciuto, sono anzi felicissimo perché finalmente posso fare quello che voglio”.

Jankto oggi gioca nello Sparta Praga nella sua Repubblica Ceca.

“Il fatto di essere a casa mi ha aiutato assolutamente. Se fossi stato in Spagna o in Italia non avrei fatto coming out. Le persone qui a Praga mi hanno aiutato molto. In Italia si dice ‘casa dolce casa’”.

Quello di Jankto resta al momento un caso isolato.

“Ci sono altri giocatori gay, ci sono stati e ci saranno. Mi sono arrivati dei messaggi, ma non farò nomi. Non pretendo che facciano tutti coming out, ma il mio esempio può forse essere di aiuto”.

Il centrocampista ceco ha dovuto comunicare la sua decisione anche alla sua ex compagna e a suo figlio.

“E’ rimasta stupita, ma si aspettava che qualcosa non andasse. Ha accettato la situazione, siamo abbastanza intelligenti da adunare avanti e proteggere il nostro bambino. Non è stato facile né per me né per lei, ma proteggere nostro figlio è la cosa fondamentale adesso e quello che posso fare è occuparmi di lui e della mia famiglia”.
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