Da una parte Cannavaro, Nesta e Maldini, dall'altra i tre Palloni d'Oro Zidane, Ronaldo e Weah, ma anche Batistuta e Rui Costa. Non si tratta di un videogame calcistico, bensì di una gara che si è realmente giocata allo Stadio Olimpico di Roma il 16 dicembre 1998.
La sfida è stata organizzata in occasione di una ricorrenza speciale, la festa per il centenario della Federazione Italiana Giuoco Calcio. L'Italia, guidata dal Ct. Dino Zoff, ospita in amichevole il Resto del Mondo, sulla cui panchina siedono come Commissari tecnici il brasiliano Carlos Alberto Parreira e il ceco Jozef Venglos.
Il campione del Mondo di Spagna 1982 schiera gli Azzurri con il 4-4-2. Fra i pali Peruzzi, in difesa Panucci a destra, Maldini a sinistra e Cannavaro e Nesta centrali. A centrocampo Fuser e Di Francesco corrono sulle due fasce, con Dino Baggio interno accanto al regista Albertini. In attacco Totti a supporto del centravanti Inzaghi.
La selezione del Resto del Mondo, d'altro canto, si presenta ricca di grandi stelle, ma con una rosa decisamente sbilanciata in attacco e un po' carente in fase difensiva. Il modulo in campo è una sorta di 4-3-3. In porta poi gioca Gianluca Pagliuca. Il portiere dell'Inter non è stato confermato da Zoff dopo i Mondiali di Francia '98, e ha deciso di rispondere alla convocazione del Resto del Mondo, anche con una leggera vena polemica nei confronti del Ct. italiano.
Davanti a lui al centro della difesa accanto allo spagnolo Fernando Hierro avrebbe dovuto esserci il compagno di squadra Taribo West, ma il nigeriano, inizialmente convocato, è stato poi escluso dalla FIFA . Il motivo? Il brutto gesto di cui si è macchiato il giocatore: sostituito da Lucescu contro il Vicenza, ha scagliato la sua maglia contro il tecnico, prima di abbandonare il terreno di gioco.. Al suo posto gioca da centrale difensivo il sudafricano Nyathi, di proprietà del Cagliari, che è in realtà un terzino sinistro..
A destra, assente la prima scelta Cafu, c'è il suo connazionale Ze Maria, mentre nel ruolo di esterno basso di sinistra è adattato Aron Winter. Davanti alla difesa il brasiliano Dunga agisce da mediano, con Rui Costa e Zidane mezzali di lusso ai suoi lati. In attacco, infine, Batistuta è il centravanti con Ronaldo (al rientro in campo dopo lo stop per la tendinopatia rotulea) e Weah esterni alti del super tridente.
A dirigere l'incontro è chiamato il fischietto francese Remy Harrel. Sugli spalti poco più di 21 mila spettatori, nonostante la serata di gala, e ampi spazi vuoti. In Tribuna Tevere presenti 1500 disabili dell' Unitalsi.
Il fischio d'inizio arriva con 7 minuti di ritardo per via delle celebrazioni iniziali. La gara parte subito a buon ritmo e già al 9' si capisce che nonostante il clima festoso la Nazionale di Zoff fa sul serio. Albertini pennella dalla sinistra a centro area, Nyathi, che gioca fuori ruolo, battezza male la traiettoria della palla, che lo scavalca, e arriva puntualmente a Pippo Inzaghi, che di prima intenzione gira a rete di piatto sinistro e insacca, colpendo prima la traversa. A conferma che la gara è amichevole solo sulla carta, il centravanti della Juventus esulta in maniera plateale.
Inzaghi, servito da Totti, di testa fallisce il raddoppio, poi è Nesta a guadagnarsi gli applausi con un intervento in scivolata stilisticamente perfetto su Zidane. Il Resto del Mondo però non ci sta e risponde. Dapprima al 14', con Zidane che innesca sullo scatto Ronaldo, Peruzzi salva miracolosamente con un'uscita disperata, poi Maldini stende l'attaccante dell'Inter. Sulla successiva punizione, il portiere al 20'. Apertura millimetrica dello stesso Zidane per Batistuta sulla sinistra, Panucci scivola, il centravanti della Fiorentina controlla in area con il destro e di sinistro scarica un'autentica sassata all'incrocio dei pali, imparabile per Peruzzi: 1-1.
Le stelle del Resto del Mondo entrano in partita eccome, e la difesa azzurra ha il suo bel da fare per contenere le loro iniziative. Al 22' però sale in cattedra 'Il Fenomeno'. L'interista con uno dei suoi spunti in velocità ridicolizza Cannavaro, entra in area sulla sinistra e mette sul secondo palo di esterno destro: Maldini, disturbato da Rui Costa, è ingannato dalla traiettoria, e sbaglia il controllo. Sul pallone piomba come un treno Weah, che devia sotto misura e mette in rete. Resto del Mondo in vantaggio per 2-1.
Dieci minuti dopo però, proprio l'uscita dal campo di Ronaldo, che dà spazio al croato Davor Suker, cambia l'inerzia della partita. L'Italia riprende campo e al 36' ristabilisce la parità. Weah non riesce a chiudere su Albertini, che è in serata di grande ispirazione, e promuove l'inserimento in area di Di Francesco: l'esterno azzurro si lancia sulla palla in scivolata, e anticipando l'intervento di Pagliuca e Ze maria firma il 2-2. Al 40' saluta anche Nesta, che lascia spazio al suo compagno di squadra nella Lazio, Paolo Negro.
Poco prima dello scadere della prima frazione gli Azzurri ottengono anche il vantaggio, che arriva con una prodezza personale di Fuser. L'ala del Parma, lasciata colpevolmente libera da Winter, si esibisce in una delle sue specialità: controlla di petto un pallone servito dal solito Albertini, carica il destro e con uno spettacolare tiro di controbalzo lo mette nell'angolino alto alla sinistra di Pagliuca. La Nazionale di Zoff va così a riposo sul 3-2.
Dopo l'intervallo si assiste al valzer dei cambi per entrambe le formazioni, come naturale in una gara amichevole di questo tipo. Per gli Azzurri entrano Buffon al posto di Peruzzi, Torricelli al posto di Cannavaro, Cois per Dino Baggio, Tommasi per Albertini, Bachini per Di Francesco e Delvecchio per Inzaghi. Dell'undici di partenza, in pratica, restano in campo soltanto Panucci, capitan Maldini, Fuser e Totti.
Molte novità anche nella formazione del Resto del Mondo: i due Ct. inseriscono Shorumnu, il portiere della Nigeria, al posto di Pagliuca, il milanista Bierhoff per Rui Costa, il messicano Luis Hernández al posto di Zidane, la stella dell'Athletic Bilbao, Julen Guerrero, per Winter e il 'Matador' Marcelo Salas al posto di Batistuta.
Se i cambi di Zoff sono fra giocatori dello stesso ruolo, si capisce subito che il problema principale è decifrare il nuovo schieramento del Resto del Mondo. Weah scala infatti in difesa alternandosi con Nyathi nel ruolo di terzino sinistro e centrale, a centrocampo Guerrero e Luis Hernández agiscono da mezzali e in attacco c'è Salas dietro i due attaccanti Suker e Bierhoff.
Al 55' Zoff inserisce anche Chiesa al posto di Totti, mentre Parreira e Venglos danno spazio al giapponese Nakata per Hierro. Dunga va in difesa, mentre Bierhoff arretra in mediana per dare una mano con la sua fisicità e il nuovo entrato agisce da mezzala sinistra, con l'avanzamento di Hernández accanto a Suker. La difesa del resto del Mondo inizia a sbandare parecchio, anche per i vari giocatori fuori ruolo, e Chiesa diventa il protagonista della sfida.
Un'azione insistita dell'Italia porta al poker azzurro al 57': su una respinta corta di testa di Bierhoff, Maldini gira sul secondo palo per l'accorrente Chiesa, che in diagonale insacca. Al 65' si assiste anche agli ultimi due cambi: nell'Italia Maldini lascia spazio a Pessotto, nel Resto del Mondo il portoghese João Pinto subentra a Dunga e salta definitivamente ogni tipo di schema.
Ad approfittarne è ancora Chiesa, che al 79' trova il pokerissimo e la doppietta personale con un tap-in vincente su cross dalla destra di Tommasi deviato da Weah. I due azzurri sono i protagonisti anche del sesto e ultimo goal. Tiro del centrocampista della Roma, Shorumnu respinge male e Chiesa è ancora una volta prontissimo a deviare in rete. Tripletta e partita di fatto definitivamente chiusa.
"L'ultimo ad aver fatto una tripletta in Nazionale è stato Rossi? Non lo sapevo, è il mio idolo. - dichiara dopo il fischio finale - L'importante è aver rotto il digiuno in Nazionale che durava da due anni". Dopo quell'exploit, l'attaccante giocherà soltanto altre 6 gare con l'Italia, l'ultima il 25 aprile 2001 contro il Sudafrica, e segnerà un'unica ulteriore rete (avversario il Galles). Resta però per lui la grande soddisfazione di essere ricordato come il protagonista assoluto di quella sfida speciale contro il Resto del Mondo.
IL TABELLINO
ITALIA-WORLD STARS 6-2 (3-2)
RETI: 9' F. Inzaghi (I), 20' Batistuta (W), 22' Weah (W), 36' Di Francesco (I), 43' Fuser (I), 57', 79', 87' Chiesa (I)
ITALIA: Peruzzi (46' Buffon); Panucci, Cannavaro (46' Torricelli), Nesta (40' Negro), Maldini (65' Pessotto); Fuser, D. Baggio (46' Cois), Albertini (46' Tommasi), Di Francesco (46' Bachini); Totti (55' Chiesa), F. Inzaghi (46' Delvecchio). Ct. Zoff
WORLD STARS: Pagliuca (46' Shorumnu), Ze Maria, Hierro (55' Nakata), Nyathi, Winter (46' J. Guerrero); Rui Costa (46' Bierhoff), Dunga (65' João Pinto), Zidane (46' J. Hernández); Weah, Batistuta (46' Salas), Ronaldo (32' Suker). Ct. Parreira e Venglos.
Arbitro: Remy Harrel (Francia)
Spettatori: 21.352
