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Cancelo Juventus Atletico MadridGetty Images

Inter-Juventus, l'ex Cancelo torna a San Siro da avversario: il futuro è bianconero

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Spalletti mi ha aiutato molto, anche nell’apprendere concetti difensivi. Gli sono grato. I mesi all'Inter sono stati molto importanti per me, mi hanno permesso di venire alla Juventus: il club migliore d’Italia. Il derby del Belpaese inizia così, con le parole di Joao Cancelo a DAZN.

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In nerazzurro nella passata stagione, il portoghese torna a San Siro. Per lui 28 presenze e 1 rete alla corte del tecnico di Certaldo, il tutto sfoggiando sei mesi da assoluto protagonista. Dopo un inizio titubante, all'insegna del basso minutaggio, il laterale lusitano ha conquistato la Pinetina. E, senza le dinamiche legate al fair play finanziario, a quest'ora probabilmente sarebbe ancora sotto il Duomo.

Dal Valencia, tuttavia, se l'è assicurato la Juventus. Che la scorsa estate ha investito 40,4 milioni, regalando a Max Allegri un elemento dotato di incredibili potenzialità. Sotto la Mole, però, finora l'andamento è stato altalenante con picchi d'eccellenza, specialmente nella prima parte di annata.

Post operazione al menisco, invece, il rendimento è calato. Qualche errore qua e là – da matita rossa con l'Atalanta in Coppa Italia e ad Amsterdam – e, soprattutto, una condizione atletica approssimativa. Nulla di preoccupante, in chiave progettuale, ma che ha portato la Juve ad affidarsi con maggiore continuità a Mattia De Sciglio.

Sono migliorato molto in un anno alla Juve in tanti aspetti – così Cancelo sempre a DAZN – quando ti alleni con i migliori, automaticamente anche tu migliori. Quando ti misuri on giocatori come Douglas, Ronaldo, Dybala, Alex Sandro, ma anche Bonucci e Chiellini migliori anche gli aspetti in cui sei più carente. Io voglio migliorare tanto e diventare uno dei migliori ".

E, al di là dei chiacchiericci di mercato, il numero 20 bianconero è chiamato a centrare questa missione proprio a Torino. Perdere un talento simile, seppur ancora anarchico dal punto di vista tattico, sarebbe un po' anacronistico. Meglio, dunque, concentrarsi sul rettangolo di gioco: guardando il bicchiere mezzo pieno.

Perché, ad ampio raggio, il quadro è dei più positivi. Cancelo – al netto dello status fisico – ha dimostrato di avere ben pochi rivali su scala mondiale. Punto di partenza. Poi, ovviamente, c'è il futuro. Magari ancora sotto gli insegnamenti di Allegri.

“E' tra i migliori al mondo, ho sempre parlato bene di lui, delle sue qualità da allenatore. Ha vinto tantissimo alla Juve e ha vinto al Milan. Apprezzo moltissimo il mister, è una grande persona e, di quello che sono oggi, molto lo devo a lui”.

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