Beppe Marotta e la Juventus: quasi amici. L'a.d. dell'Inter si appresta ad affrontare, per la prima volta da ex, la sua vecchia squadra. Emozioni, dunque, al potere. E non potrebbe essere altrimenti, soprattutto dopo aver conquistato a Torino sette scudetti, quattro Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane.
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Matrimonio vincente, quello con Madama, sfociato in un addio inaspettato. Alla Continassa, infatti, hanno optato per una politica di ringiovanimento, che ha portato ai saluti anche Aldo Mazzia. Insomma, maggiore responsabilità ai giovani. Con Fabio Paratici divenuto responsabile dell'area sportiva bianconera. Ora, dunque, il derby d'Italia.
Con gli uomini di Max Allegri già aritmeticamente campioni per l'ottava volta di fila e con la formazione nerazzurra chiamata a blindare il terzo posto. In definitiva, la posta in palio non sarà delle più ricche ma questa sfida vanta sempre un fascino inestimabile.
E se la Juve del post Marotta ha saputo proseguire all'insegna della continuità, il 62enne manager lombardo in poco tempo ha improntato il suo modus operandi pure all'Inter: ogni riferimento ai casi Nainggolan e Icardi è certamente voluto. Il tutto, pianificando il mercato estivo. Diego Godin dell'Atletico Madrid è (quasi) realtà, così come Danilo del Manchester City sembra scaldare i pensieri meneghini. Idee chiare al potere.
Con una lunga e sentita lettera, la Juventus a ottobre annunciava il divorzio con Marotta. Sei mesi dopo il quadro è cambiato sensibilmente. Ma non l'affetto, rimasto sincero. L'attuale dirigente nerazzurro sotto la Mole ha rigenerato a pieni giri una nobile decaduta, contribuendo a costruire difatti un'egemonia nostrana che sembra non avere limiti.
Ora, seppur con sfumature differenti, lo stesso compito dovrà essere proposto nel capoluogo lombardo. Suning non ha esitato a cogliere un'opportunità importante per rafforzare il pacchetto dirigenziale. E, fin da subito, la mossa si è rivelata delle più azzeccate.
“Sono stati otto anni molto belli, coronati da tanti successi - così Marotta a settembre - Per cui non posso dimenticare questo periodo e chiaramente la Juventus sarà sempre nel mio cuore, così come le persone che rappresentano la società". Amarcord.




