Inter-Juventus , tra gli altri, proporrà cinque perché. Una gara pregna di storia, chiamata - per entrambe le squadre - a fornire indicazioni importanti nel breve e lungo termine. Insomma, molto più di un semplice derby d’Italia.
Segui live e in esclusiva 3 partite della Serie A TIM a giornata su DAZN1 - QUANTO SI E’ RIDOTTO IL MARGINE TRA INTER E JUVE?
In estate, non badando a spese, i nerazzurri hanno allestito una rosa estremamente competitiva per tutte le manifestazioni. Musica per le orecchie di Antonio Conte che, ovviamente, prima di sposare il progetto meneghino ha voluto rassicurazioni sulla bontà dell’organico. Accontentato. Dentro diversi elementi compatibili con credo tattico del tecnico salentino, con Romelu Lukaku ciliegina sulla torta. I bianconeri, dal canto loro, non sono rimasti a guardare. E se la rosa era già di pregevole fattura, il ds Fabio Paratici ha deciso di puntellarla pensano esclusivamente alla qualità: dal super innesto Matthijs De Ligt agli arrivi di Aaron Ramsey e Adrien Rabiot. Inserimenti che, sommati agli altri, hanno tutto per sviluppare i concetti portati dall'avvento di Maurizio Sarri.
2 - CHI HA LA DIFESA PIU’ FORTE?
L’Inter, all’insegna delle occasioni extra lusso, nell’ultima finestra di mercato ha messo a segno un colpo incredibile: Diego Godin preso a parametro zero dall’Atletico Madrid. Un innesto, questo, già sfociato nella massima produttività individuale e corale. I nerazzurri, infatti, con il pacchetto arretrato formato da tre interpreti hanno trovato una solidità devastante. Merito nel merito, poter contare sui contributi di Milan Skriniar e Stefan De Vrij. La Juventus ha dovuto incassare il ceffone legato al brutto infortunio da Giorgio Chiellini, sostituito – ultimamente con ottimi risultati – da Matthijs De Ligt: l’acquisto più oneroso, in termini di difensori, della storia della serie A. L’olandese, affiancato sapientemente dai consigli di Leonardo Bonucci, ha iniziato a comprendere usi e costumi nostrani. E il meglio deve ancora venire.
3 - QUANTO INCIDE IL FATTORE CONTE?
Il grande ex ha già plasmato l’Inter a sua immagine e somiglianza. D’altro canto, i numeri non mentono: 6 partite in serie A caratterizzate da altrettante vittorie, più la buona prestazione di Barcellona in Champions League che, però, non ha portato punti. Identità ben definita e ambizione alle stelle, proprio ciò che serve per effettuare un deciso salto di qualità. Che i nerazzurri hanno fatto a pieni voti, scegliendo uno dei migliori allenatori disponibili su piazza. Il verdetto sovrano verrà emanato esclusivamente dal rettangolo di gioco, lo stesso da cui Conte questa sera proverà a trovare la settima sinfonia. Un successo sulla Signora, infatti, significherebbe mini-fuga. Scusate se è poco.
4 - A CHE PUNTO SONO I NUOVI ACQUISTI?
Questa sera entrambe le formazioni affideranno buona fetta delle speranze agli ultimi arrivati. L’Inter, nel 3-5-2, darà spazio a Godin, Barella, Sensi e Lukaku. La Juve, in versione 4-3-1-2, risponderà con De Ligt, Ramsey e Higuain – di rientro dopo l’ultima stagione trascorsa in prestito. Volti nuovi che, soprattutto per i padroni di casa, stanno incidendo in maniera esponenziale. Nell’imminente derby d’Italia, quindi, Conte e Sarri potranno trarre conclusioni importanti sui rispettivi percorsi di crescita. Il tutto, ovviamente, mettendo nel mirino anche le mosse del domani.
5 - LUKAKU AVREBBE FATTO COMODO AI BIANCONERI?
Non è un mistero che, se Paulo Dybala avesse accettato di trasferirsi al Manchester United, a quest’ora l’attaccante belga militerebbe sotto la Mole. Eppure, all’insegna della volubilità della materia, l’ex centravanti dei Red Devils è sbarcato alla Pinetina, dopo un corteggiamento tanto lungo quanto complicato. Ha vinto la strategia dell’ad nerazzurro Beppe Marotta che, sfruttando l’indecisione della Joya, è riuscito a centrare l’obiettivo primario per l’attacco. E l’impatto, neanche a dirlo, si è rivelato subito dei più positivi. Bottino attuale: 3 goal in 7 presenze complessive. Resta la curiosità di cosa avrebbe potuto dare Lukaku alla Juve che, senza il suo arrivo, ha rilanciato a pieni giri Gonzalo Higuain, pronto a impensierire la retroguardia interista.




