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Gigi Di Biagio England ItalyGetty Images

Inghilterra-Italia ultima con Di Biagio: ora Ancelotti o Mancini

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L'Italia saluta l'Inghilterra con un pareggio che, comunque, dovrebbe mettere la parola fine alle ambizioni targate Gigi Di Biagio. Il ct a interim, archiviate le amichevoli di Manchester e Londra, si appresta a lasciare spazio a un altro allenatore – ancora da scegliere – chiamato a risollevare le sorti di una nobile decaduta. La volontà, alle volte, può bastare. E sebbene gli azzurri a Wembley contro la formazione selezionata da Gareth Southgate non abbiano proposto cose trascendentali, per questo periodo storico va addirittura bene così.

Chiunque deciderà di accettare l'incarico, tra livello della rosa e componente ambientale, dovrà munirsi di tanta pazienza. Ecco perché, puntando sull'esperienza, le piste più calde al momento restano quelle che portano a Roberto Mancini e Carlo Ancelotti.

Il subcommissario della FIGC, Alessandro Costacurta, ha fatto intendere che dopo il 20 maggio – data della fine del campionato – verrà scelto il nuovo condottiero. E, a tal proposito, i colloqui vanno avanti silenziosamente ma speditamente. La scelta, dopo il clamoroso mancato accesso a Russia 2018, non va fallita. Quindi, mai come questa volta, si respira un clima di  assoluta prudenza.

Mancini, legato da un sostanzioso contratto con lo Zenit fino al 2020, potrebbe liberarsi anzitempo dall'impegno in corso. Dopo l'eliminazione in Europa League, e un cammino in campionato che ha portato la squadra di San Pietroburgo a ottenere dieci punti di svantaggio dalla capolista Lokomotiv Mosca, l'idea di un addio rischia di giovare a entrambe le parti.

E, dal canto suo, il 53enne di Jesi non ha mai fatto mistero di ambire alla panchina azzurra: “A volte critichiamo l'Italia, anche a ragione, ma quando uno è all'estero sente sempre la mancanza del proprio Paese. Guidare un giorno la Nazionale sarebbe un qualcosa di straordinario, di un prestigio enorme”. Parole che non hanno bisogno di interpretazioni e che confermano, quindi, come l'ex allenatore dell'Inter auspichi di venirne a capo. Detto questo, il finale è ancora tutto da scrivere.

Gigi Di Biagio England ItalyGetty Images

Perché, ad esempio, l'ipotesi Ancelotti affascina (molto) la FIGC. La federazione aveva pensato all'uomo di Reggiolo già nell'immediato post allontanamento di Giampiero Ventura. Ma il diretto interessato, per nulla attratto dall'instabilità dirigenziale, aveva gentilmente declinato la proposta dell'allora presidente, Carlo Tavecchio. Sennonché, il quadro potrebbe essere cambiato.

Costacurta, forte degli anni al Milan, nelle ultime settimane avrebbe intensificato il pressing. Questione – anche – di sponsor. I partner commerciali della FIGC vorrebbero al timone un profilo di primo piano per avviare un progetto ambizioso e, per l'appunto, starebbero spingendo per la soluzione Carletto.

Ancelotti temporeggia, in quanto vuole capire concretamente quante siano le possibilità di tornare ogni giorno sul campo; magari guidando una big della Premier League. Qui un sondaggio dell'Arsenal c'è stato, così come una chiacchierata con il Chelsea. Ma è stata l'Italia a mettere in atto le mosse più corpose, auspicando di ottenere un sì che – a oggi – non è ancora arrivato. E non è detto che arriverà.

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