Nel calcio moderno, per pensare di primeggiare in tutte le competizioni, è diventato indispensabile costruire una rosa formata esclusivamente da calciatori titolari. Con rotazioni qualitativamente eccelse, solitamente, si fa tanta strada. E lo sa bene la Juventus che, soprattutto per quanto concerne il reparto offensivo, ultimamente ha deciso di investire pesantemente.
D'altro canto, concetto ormai risaputo, nell'ufficio dell'ad Beppe Marotta regna la lungimiranza. Ecco perché, spalleggiato dal fido collaboratore Fabio Paratici, il manager bianconero ha voluto assicurarsi a tutti i costi Douglas Costa e Federico Bernardeschi. Inserimenti, tanto per cambiare, azzeccati a pieni voti.
Detto questo, e non potrebbe essere altrimenti, c'è un giocatore che più degli altri potrebbe spostare gli equilibri. Si chiama Paulo Dybala, da questa stagione sfoggia la maglia numero 10 ed è pronto al rientro dopo il problema rimediato alla coscia destra in occasione della trasferta di Cagliari. Un'assenza complicata, ma che ormai appartiene al passato.
Tuttavia, valutando il percorso recente della Vecchia Signora, Max Allegri è stato bravo ancora una volta ad ottimizzare le risorse a disposizione. Rimpianti? Se l'ex Palermo fosse stato presente nel match casalingo con il Tottenham, la storia sarebbe potuta andare diversamente. Ciononostante, in chiave Wembley, l'allenatore livornese avrà una (bella) carta in più nel suo mazzo.
La Joya punta a mettere benzina nelle gambe a partire dall'imminente derby della Mole. Il 24enne attaccante di Laguna Larga da qualche giorno ha iniziato a lavorare in gruppo e, dunque, è da considerare a tutti gli effetti abile e arruolabile. Max, tuttavia, agirà all'insegna della prudenza. Gli impegni sono fitti, ravvicinati e decisivi. In parole povere: è severamente vietato rischiare.
Bisognerà lavorare dal punto di vista tattico. Il 4-2-3-1, sistema di gioco in cui l'ex Palermo ha – a tratti – giganteggiato, non offre più grosse garanzie. Spazio nuovamente al 4-3-3, modulo che consente ad Allegri di plasmare un'importante solidità globale. E Dybala, in in questo vestito tattico, deve ancora prendere confidenza; movimenti senza palla da oliare e intesa da affinare con i compagni di reparto.
Al netto della pausa forzata, la sensazione è che Dybala abbia potuto sfruttare lo stop per rigenerarsi mentalmente. Niente chiacchiericci di mercato. Niente voci appartenenti alla linea rosa. Testa totalmente rivolta al rettangolo di gioco. Il modo migliore per tornare ad essere decisivo. Ripartendo, magari, proprio dal Torino.
