C'è il debutto casalingo di Cristiano Ronaldo. Ci sono gli occhi puntati sugli altri nuovi acquisti. Ma, sempre rimanendo in tema, c'è soprattutto tanta curiosità sull'accoglienza che verrà riservata a Leonardo Bonucci.
Il 31enne centrale viterbese, dopo una stagione trascorsa a difendere i colori del Milan, si appresta a calcare il manto erboso dell'Allianz Stadium sfoggiando nuovamente la casacca bianconera. Impensabile fino a qualche settimana fa, oggi pura realtà.
Secondo appuntamento di campionato: Juventus-Lazio. La Signora, fresca di vittoria al Bentegodi, è chiamata a consolidare il progetto tattico. E per centrare la missione, apparecchiando e chiudendo una maxi operazione con il Diavolo, i campioni d'Italia hanno deciso di riportare a casa il figliol prodigo.
Tra un bagno di umiltà in conferenza stampa e qualche fischio rimediato – da entrambe le tifoserie – contro il Chievo Verona, Bonucci è tornato a immergersi nel mare juventino, trovando – seppur con una deviazione decisiva – la rete. E nell'esultanza, caratterizzata dall'ormai celeberrimo “sciacquatevi la bocca”, s'è vista tutta la carica agonistica di chi ha voluto fortemente riassaporare il concetto di famiglia. Al cuor, infatti, non si comanda.
GettyBonucci, pur legato da un ingaggio faraonico sotto il Duomo, ha deciso di fare un netto passo indietro pur di tornare a combattere per la Juventus: accontentato. L'inizio, al netto dell'errore grossolano commesso al Bentegodi in occasione della mancata copertura su Stepinski, sembra promettere bene.
La presenza del numero 19 bianconero consente a Max Allegri di poter impostare una manovra difensiva stilisticamente eccelsa, composta da enormi dosi di classe. Il resto, il grosso, è invece pura memoria. L'intesa con Giorgio Chiellini non si discute, una coppia ben assortita destinata ad affermarsi con veemenza nell'intero campo europeo.
Ora, però, la partita più difficile è un'altra. Riconquistare il vecchio amore, nonché il pubblico, non sarà semplice. Qualcosa s'è rotto e forse non tornerà mai più come prima. Ma come ha ricordato lo stesso Bonucci, a fare la differenza è sempre ed esclusivamente il campo.
Ecco perché, a partire da domani, Leo proverà a rimettere le cose al posto giusto. A Verona, riprendendo vecchi usi e costumi, è stato proprio il viterbese a entrare per primo sul rettangolo di gioco per la fase di riscaldamento; sullo sfondo qualche fischio, ma anche numerosi applausi. Insomma, sentimenti contrastanti.
La memoria in questo caso non aiuta. Data: 31 marzo. Bonucci, in versione capitano del Milan, trova la zuccata vincente del momentaneo 1-1 ed esulta sotto la tribuna Nord. Tuttavia, le vie del mercato sono infinite. E alle volte basta poco per dimenticare e perdonare.




