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Barrow celebrating Bologna ParmaGetty Images

Il Bologna si gode Barrow: colpo extra lusso da 13 milioni più bonus

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Progetto. Parola cara al Bologna che, a suon di fatti, negli ultimi tempi ha alzato sensibilmente l'asticella. Si passa innanzitutto dalle idee di Sinisa Mihajlovic che, a sua immagine e somiglianza, ha reso la truppa felsinea una formazione organizzata e di qualità.

Merito nel merito per la dirigenza, capitanata da patron da Joey Saputo, uno che di affari se ne intende. Basti pensare, ad esempio, all'acquisto invernale di Musa Barrow. Predestinato allo stato puro, preso a gennaio dall'Atalanta, diventato rapidamente uno degli idoli del popolo rossoblù.

Altro giro, altra rete: rifilata al Napoli, l'ottava in stagione. Non male, a maggior ragione considerando come il club emiliano abbia investito sul 21enne gambiano una cifra non banale. Detto ciò, 13 milioni più eventuali bonus potrebbero diventare una cifra modica. Soprattutto considerando le potenzialità del diretto interessato.

Perché Barrow sa fare tutto e molto bene. Sa segnare, ma al tempo stesso è uomo squadra, che lavora sempre e costantemente in funzione dei compagni. Insomma, proprio come piace a Mihajlovic, da sempre preposto a esaltare la colletività. La stessa, giustappunto, che l'ha portato a rendere il Bologna una squadra tanto compatta quanto interessante.

L'ex atalantino viaggia all'insegna della manifesta superiorità, messa in mostra - recentemente - anche a San Siro contro l'Inter. Personalità allo stato puro abbinata a un'ottima tecnica di base. In definitiva, un menù sopraffino destinato a impreziosirsi ulteriormente.

Barrow Roma Bologna Serie AGetty

Passo dopo passo, senza affrettare gli eventi. D'altro canto, si sa, alla corte del tecnico serbo è vietato severamente montarsi la testa. Messaggio ben compreso dal talento di Banjul, alle prese con una crescita esponenziale.

"Barrow non mi sta sorprendendo, ha qualità. Deve essere più cattivo ma quando ha la palla sa cosa fare, ha nel sangue il goal. Vediamo quanto tempo ci vuole per imparare a fare bene la prima punta. Deve ascoltare, allenarsi bene e non montarsi la testa”.

Il meglio, il grosso, deve ancora venire. Ma con il Bologna da rendere ancor più competitivo, passando dalle giocate di un tuttofare della fase offensiva. Sinistra, destra, centrale. Non fa differenza. Musa diverte e si diverte. Il tutto, scusate se è poco, decidendo le partite.

Ennesimo prodotto di pregevole fattura uscito dal roseo vivaio dell'Atalanta che, in tal senso, qualche rimpianto potrebbe pur averlo. Discorso prematuro, ad oggi, in quanto a Zingonia i talenti non mancano. Anzi, abbondano.

E, proprio per una questione di spazi ridotti, Musa ha scelto di affrontare una nuova avventura professionale. Bingo. Un impatto maestoso, feeling speciale fin dalle battute embrionali. Con una storia ancora tutta da scrivere, ma che promette bene. Eccome. 

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