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Paulo Dybala JuventusGetty Images

Goal e guizzi: Dybala si è ripreso la Juventus

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Dalle formibadili gesta sul manto erboso, ai chiacchiericci legati all'extra campo. Non un periodo facile per Paulo Dybala, spedito in panchina contro Inter e Bologna, finito sotto la spietata rete delle critiche. Fisiologico pensare che, dopo un inizio veemente, il percorso avrebbe potuto attraversare una ragionevole fase di stanca.

Ma da oltre due mesi, al netto dell'assist sopraffino di Napoli consegnato nei piedi fatati di Gonzalo Higuain, il numero 10 della Juventusha inciso poco e male. Un calo inspiegabile dovuto a svariati motivi: cambio di entourage; linea rosa; voci di mercato. Il passaggio da Pierpaolo Triulzi al fratello Mariano Dybala si sta rivelando complesso. Nel dettaglio. Avendo ceduto i diritti d'immagine, il centravanti argentino sarebbe chiamato a garantire una percentuale al suo ex procuratore.

Da qui, appunto, il lavoro sotto traccia della Juventus per cercare di risolvere la questione. E ciò conferma quanto gli uomini della Continassa, pur considerando la volubilità della materia, vogliano fare della Joya un simbolo a tutto tondo. Ecco perché, tra rinnovo contrattuale e assegnazione della numero 10, il club torinese ha reso la strategia esplicita.

U Picciriddu, nell'immaginario bianconero, dovrà portare la Signora alla massima consacrazione europea. Dunque, dopo due finali negli ultimi tre anni, alla vittoria in Champions League. E anche questo capitolo, al momento, non gioca in favore del talento di Laguna Larga. Nel fresco girone di Champions League, pur ottenendo sei gettoni, Dybala non è riuscito a trovare la via della rete. L'ultima – doppietta – contro il Barcellona datata 11 aprile.

Un digiuno imponente e, valutando la qualità del prodotto, anche poco comprensibile. Assodato che il paragone con Leo Messi non abbia più motivo di esistere, Paulo resta un attaccante di caratura mondiale e, con il giusto percorso, potrebbe avvicinarsi al livello dei mostri sacri. Centrare la missione, però, non sarà semplice. Per lo più con la testa pregna di pensieri. Qui, come accaduto con Alvaro Morata, potrebbe rivelarsi decisiva la figura di Massimiliano Allegri. L'allenatore livornese, optando per carota e bastone, riesce sempre ad ottimizzare il patrimonio a disposizione facendo – tanta – leva sull'aspetto umano.

PS Dybala

Parallelamente, ovviamente, tutelando gli interessi corali. Le esclusione eccellenti, ultimamente, a Vinovo hanno fatto scuola e non hanno risparmiato nessuno. Quindi, vedere Dybala fuori dall'assetto base non stupisce. I rilanci, però, esistono. Contro il Genoa, in Coppa Italia, Dybala ha ottenuto una maglia da titolare e, soprattutto, l'opportunità di rendere il suo Natale decisamente più sereno.

Missione centrata. Pur non in un test probante, valutando le scelte del Grifone (non convocati 11 giocatori), la Joya – nel 4-3-3 di serata – ha interpretato diligentemente il ruolo di punta centrale, realizzando una rete che mancava da 360' e non fornendo punti di riferimento alla retroguardia rossoblù. Il tutto, spalleggiando la causa di Higuain in occasione del raddoppio. Una soluzione intrigante e che, in determinati contesti, potrebbe rivelarsi persino perspicace. D'altro canto, con gli acquisti estivi di Douglas Costa e Bernardeschi, la Juventus ha dimostrato di voler puntare energicamente sul reparto offensivo.

Contributo positivo doveva essere. Contributo positivo è stato. Dybala si candida autorevolmente ad una maglia da titolare contro la Roma, sfida che potrebbe marchiare indelebilmente le ambizioni juventine in campionato.

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