Capitano, leggenda, one-club man e oggi Brand Ambassador: una vita in rossonero, due colori e un numero, il 6, che lo hanno accompagnato negli ultimi 45 anni, un amore intenso, fedele, eterno. Nessuno meglio di Franco Baresi può spiegare cosa significa indossare la maglia del Milan.
“Pensando alla storia di questo club, a cosa rappresentano questi colori, è sicuramente una grande responsabilità e un onore – racconta ‘Kaiser Franz’ in esclusiva a Goal - con alti valori come il comportamento e il rispetto che devi avere. Per me indossarla è stato un traguardo, è stato realizzare un sogno che avevo da bambino, e mi ha reso doppiamente felice perché sono sempre stato tifoso rossonero”.
Ed è proprio la maglia del suo esordio assoluto, di quel Verona-Milan del 23 aprile 1978, che Baresi mette in cima alle sue preferenze.
“Le maglie delle finali te le ricordi più di altre ma la prima più importante che ho messo è stata quella del mio esordio. Ricordo con affetto quella maglia, molto semplice, con le righe molto strette, con solo il numero sulle spalle, e me la porto nel cuore perché è stata la prima delle poi tante mie maglie indossate, la ricordo sempre”.
GoalUna carriera ventennale, suggellata da un evento epocale: il 6 di Baresi è stato infatti il primo numero della storia non solo del Milan ma di tutto il calcio italiano ad essere ritirato.
“Ricordo quella sera è stata molto emozionante, ricordo quest’evento in cui calò questa gigantesca maglia numero 6 che la società decise di ritirare e questo mi riempì di orgoglio, fu un gesto molto bello, molto gratificante nei miei confronti dopo una carriera lunga 20 anni”.
Riuscire a intraprendere una carriera ‘alla Baresi’, con un legame così simbiotico con un unico club, sembra davvero utopia ai giorni d’oggi.
“Sicuramente è molto più difficile, il calcio di oggi è molto cambiato, è un calcio diverso rispetto a quando giocavo io, forse un po' di romanticismo e un po' di passione si è persa ma per riuscire si dovrebbe tenere valori altissimi e avere un grande senso di appartenenza, non è facile”.
Valori che Franco ha tramandato ai suoi compagni di squadra nell’arco dei 15 anni trascorsi con la fascia da capitano al braccio.
“Io cercavo di essere responsabile, avere pazienza tante volte, essere anche coraggioso, leale, ispirare i compagni, non lasciare mai indietro nessuno, aspetto fondamentale secondo me, perché chi gioca e chi non gioca non fa differenza”.
GoalEd è anche grazie alla sua eredità e agli innumerevoli trofei conquistati con lui in campo che il Milan esercita ancora un fascino incredibile in Italia e all’estero.
“Credo che il Milan sia ancora un brand importantissimo, che abbia ancora un grande fascino. Con il mio ruolo viaggio molto e ho viaggiato tantissimo in questi anni e mi sono reso conto quanto è amato e seguito il Milan, e credo che questo sia merito di quello che ha in bacheca ma soprattutto di come l’ha vinto e di quello che è riuscito a trasmettere, l’emozione che è riuscito a dare ai tifosi che ci seguono in tutto il mondo”.
La speranza in casa rossonera è quella di tornare presto a gioire di nuovi successi. Magari già a partire dalla prossima stagione, ‘inaugurata’ simbolicamente con il lancio della nuova maglia PUMA, che verrà indossata per la prima volta sabato sera a San Siro in occasione di Milan-Cagliari.
“Anche noi giocatori – ricorda Baresi - quando iniziava la stagione eravamo curiosi di vedere le novità quali erano, credo che sia importante ancora oggi, ancora di più con l’innovazione, con la ricerca di mercato ma credo che sia fondamentale non perdere la tradizione e l’identità dei nostri colori e del nostro club”.
GoalLa nuova maglia del Milan è disponibile a partire dal 28 luglio su puma.com, presso i negozi PUMA, i negozi ufficiali AC Milan, store.milan.com.

