Mettersi alle spalle le due sconfitte consecutive patite contro Sassuolo e Verona e tornare a scalare la classifica. Sono questi gli obiettivi di una Juventus che, grande protagonista in Champions League, sta viceversa faticando non poco in campionato.
La compagine bianconera sabato sera sarà chiamata ad affrontare la Fiorentina in un match che mette in palio punti già molto importanti. Il rischio è infatti quello di veder scappare via le altre contendenti ad un posto tra le prime quattro.
Massimiliano Allegri ha presentato la sfida con i gigliati nella consueta conferenza stampa della vigilia.
“Avremo quasi tutti a disposizione, tranne Kean e De Sciglio. Affronteremo una squadra che sta facendo molto bene e che ha tre punti in più di noi. Gioca sfruttando tutta l’ampiezza del campo, ha calciatori tecnici, è sbarazzina e aggressiva ed ha un allenatore bravo che sta facendo bene anche a Firenze. Servirà una partita giusta sotto il piano tecnico e difensivo. Cercheremo di fare meglio rispetto alle ultime due partite di campionato”.
Il tecnico bianconero si è soffermato su Matias Soulé, gioiello dell’U23 che è stato convocato dall’Argentina.
“Credo che abbiano chiamato tanti ragazzi giovani. Lui è bravo, ma lasciamolo tranquillo, altrimenti facciamo il solito errore con i giovani che giocano tre partite e diventano da Pallone d’Oro. C’è una legge non scritta che dice che un calciatore inizia a trovare la maturità a 24 o 25 anni. Ci sono le eccezioni, ma parliamo appunto di eccezioni. Facciamogli fare il suo percorso”.
Allegri ha parlato dell’importanza della formazione U23.
“La seconda squadra è molto importante perché anticipa la crescita dei ragazzi. Dalla seconda squadra, che è in Lega Pro, bisogna iniziare un percorso che comprende anche molte partite in Serie B, una squadra di Serie A ‘medio-bassa’ e poi a quel punto lì si valuta se il ragazzo può stare nella Juventus o meno. I Fagioli, i Ranocchia, sono andati a giocare tutte le domeniche in Serie B, altrimenti sarebbe stata solo una perdita di tempo. Si sbaglia a voler giocare subito in Serie A, perché poi si rischia di perdere un altro anno. Serve un percorso e vale per tutti. Ecco perché tanti giovani si perdono per squadra. Anni fa si partiva dalla Serie C, ora c’è una moda diversa, ma le mode passano. Non si inventa niente”.
Si è parlato della possibilità che Bonucci possa riposare contro la Fiorentina.
“Vediamo, oggi faremo un penultimo allenamento. La squadra sta abbastanza bene, ma dobbiamo restare con i piedi per terra, perché non è che siamo diventati dei fenomeni con il 4-2 allo Zenit. La Juve è un’ottima squadra che deve migliorare in tante cose. Dobbiamo cercare di prendere meno goal anche quando ne facciamo tanti, dobbiamo togliere la sensazione che siamo troppo ‘leggerini’ quando facciamo la fase difensiva nella nostra metà campo. Ci vuole molto equilibrio perché in campionato siamo ancora molto indietro. Dobbiamo stare zitti, pedalare e cercare di fare risultati”.
La Juventus è alla ricerca di una continuità tattica, oltre che ad una continuità di rendimento.
“Cambiando uno o due giocatori cambi poco. La questione non è quella di non voler giocare con tanti elementi offensivi, cosa che a me piace molto, è necessario che che loro siano disponibili a fare anche quella difensiva. Dobbiamo trovare la giusta continuità facendo bene le due fasi e per farlo serve disponibilità”.
Il tecnico bianconero ha parlato di Cuadrado e della coppia Locatelli-McKennie.
“Cuadrado sta bene. Viene da due stagione nelle quali ha fatto bene, ma ha anche giocato tanto. Per domani vedremo, devo decidere ancora. Locatelli è cresciuto molto, McKennie adesso è pi ordinato rispetto a prima e sta molto bene dal punto di vista fisico”.
La Juventus ha trascorso un periodo in ritiro.
“Siamo trascorso insieme i giorni che ci sono mancati in estate. Abbiamo avuto il modo di parlare e lavorare. E’ servito, ma adesso quello che conta è arrivare bene alla sosta”.
Nel corso di questo inizio di stagione anche Allegri è stato al centro di critiche.
“Fanno parte del gioco, soprattutto poi se sei un allenatore che non fa risultati. Per me rappresentano uno stimolo in più. Vivi la situazione cercando di analizzare il momento e sappiamo che ci sono delle cose da migliorare. Non meritavamo di perdere contro Empoli e Sassuolo, mentre contro il Verona abbiamo sbagliato l’approccio. Ci capita a volte di dare delle cose per scontato e così non è. Contro lo Zenit non c’è stata una svolta, quella deve essere la normalità. Normalità è vincere e ci sta succedendo in Champions, ma non i campionato”.
L’uomo di punta della Fiorentina è certamente Vlahovic.
“Finché non li alleni è sempre difficile dare un giudizio, vederli dall'esterno è un'altra cosa. I numeri dimostrano che è bravo, ma noi abbiamo ottimi difensori e quindi sono tranquillo”.
Dybala si sta riscoprendo protagonista.
“E’ un giocatore importante e tecnico, l’ho trovato maturato e con la voglia di far bene. Si sta allenando bene”.
Tra i giocatori che invece non stanno brillando c’è Rabiot.
“E’ inutile parlare del suo potenziale. Lui deve solo fare molto di più, è semplice”.
Infine l’accenno a Morata e Kaio Jorge.
“Morata è uno che quando inizia a segnare può andare avanti per due o tre mesi. L’altra sera ha giocato una buona partita, anche perché è stato meno con le spalle alla porta. Kaio Jorge sta meglio e può giocare sia da solo in attacco, che in coppia con un’altra punta”.




