Quando le cose non vanno bene spesso, la migliore soluzione -e forse anche l'unica -, è affidarsi ai giovani, a chi - per dirla come Antonio Conte - mangerebbe l'erba pur di impressionare: il Barcellona sta agendo proprio così dopo aver scelto Xavi per ricostruire un ambiente a pezzi e, seppur in tono minore, anche la Roma sembra aver preso questa direzione, per scelta ma anche per necessità.
Mourinho ha spesso sottolineato le difficoltà derivanti da una panchina corta e dalle molteplici e contemporanee assenze, contesto potenzialmente fruttifero per i ragazzi in rampa di lancio: Felix Afena-Gyan è l'esempio lampante, ma il gioiellino ghanese non è l'unico a sognare in grande nell'allargata rosa giallorossa. Roma-Verona non a caso è stata decisa dalle firme di due giovanissimi: Cristian Volpato e Edoardo Bove, entrambi al primo goal tra i professionisti.
In questa stagione abbiamo sentito più volte il nome di Bove, classe 2002 cresciuto con la Roma sulla pelle e nel sangue, fatto esordire da Paulo Fonseca e attualmente coccolato dallo 'Special One', sempre più sensibile al fascino di una gioventù immatura ma non per questo non meritevole delle giuste considerazioni.
Bove ha mosso i primi passi in una scuola calcio di Roma nord, la Boreale Don Orione, il trampolino giusto per svolgere un provino con la 'Lupa': dopo aver convinto un certo Bruno Conti, il biondo centrocampista ha coronato il sogno di vestire la maglia romanista a partire dalla stagione 2012/13, facendo tutta la trafila delle giovanili fino alla chiamata di Fonseca che gli ha regalato il primo gettone in Serie A il 9 maggio 2021.
L'allenatore portoghese gli ha concesso l'esordio nello scenario dell'Olimpico contro il Crotone, un quarto d'ora condito dalla soddisfazione per il risultato (un rotondo 5-0) e dalla gioia di aver debuttato nello stadio di casa, che tanti giocatori poi diventati campioni ha visto nascere e crescere.
L'uscita contro i calabresi non era però stata l'unico contatto di Bove con la prima squadra, già assaporata grazie alle tre convocazioni ottenute in Europa League per i match contro Young Boys, CSKA Sofia e soprattutto Manchester United, nei quali è sempre rimasto seduto in panchina.
GettyIl percorso di avvicinamento ad un livello d'élite è proseguito anche dopo l'arrivo di José Mourinho che, fin dagli albori della sua esperienza, ha dimostrato di avere un certo debole per Bove, giunto contro il Verona a quota sette presenze nella Serie A 2021/22, alle quali va aggiunta la gara da titolare disputata in Europa Conference League contro il CSKA Sofia nell'ultima gara del girone.


