La leggenda narra, ma leggenda poi non è, che Edin Dzeko sia da sempre uno dei giocatori preferiti di Beppe Marotta. Che, tanto per rimanere in tema, provò a prenderlo fin dai tempi della Juventus: non trovando, tuttavia, l'accordo con il Wolfsburg.
Non a caso, alle prese con la difficile sostituzione di Romelu Lukaku, il manager lombardo s'è subito fiondato sull'esperto attaccante bosniaco. Un indennizzo garantito alla Roma, un giocatore di livello affidato a Simone Inzaghi. Il risultato? Fin qui ottimo, numeri alla mano: 11 presenze, 7 goal e 3 assist. Imprescindibile.
L'ex giallorosso, a suon di prestazioni, sta facendo le fortune dell'Inter. Ecco perché, in vista del big match di questa sera, le preoccupazioni tra il pacchetto arretrato bianconero non mancheranno. Certo, Madama nelle ultime apparizioni ha ritrovato una solidità (assai) invidiabile, ma il 9 nerazzurro resta sempre e sistematicamente un cliente scomodo. E che lo si affronti con Chiellini (nettamente favorito) e che lo marchi De Ligt. A tal proposito, in chiave Allegri, il dubbio verrà risolto dopo la rifinitura.
La Juve apprezza così tanto Dzeko che, se Cristiano Ronaldo avesse salutato con tempi umani, sarebbe potuto diventare concretamente un obiettivo per il dg Federico Cherubini. Già, tutto vero, lo raccontano i ben informati. Questione di stima datata e, soprattutto, di un apprezzamento siglato MA.
GettyD'altra parte, pur andando verso le 36 primavere, il bomber di Sarajevo avrebbe rappresentato una soluzione logica per l'immediato. Mettendo nel mirino l'investimento, magari, un po' più in là, ovvero quando i bianconeri potranno tornare a spendere qualche soldo in più. Nulla da fare.
Si scrive Beppe Marotta, si legge maestro. E, giustappunto, l'ad nerazzurro non si è fatto scappare l'occasione di assicurarsi l'usato sicuro, impostando e chiudendo l'operazione in tempi davvero rapidi. Annusando, probabilmente, che tergiversare sarebbe potuto diventare sinonimo di rischiare, a maggior con il futuro di CR7 in bilico fino alla fine.
"Potevo essere della Juve? Prima cosa: non guardo indietro, sono felice all’Inter e stop. Secondo: fu la Roma a parlare per prima e a mettersi d’accordo con la Juve, io neanche sapevo della trattativa, entrai in scena solo successivamente. Saltò tutto poi perché la Roma non trovò il mio sostituto".
Così Dzeko nei giorni scorsi alla 'Gazzetta dello Sport', classica storia di un trasferimento pressoché completato sfumato sul più bello. Già, perché Dzeko è stato virtualmente un giocatore della Vecchia Signora, con tanto di accordo trovato tra club sulla base di 17 milioni, con annesso biennale da 7 netti annui per il giocatore.
Poi, il problema capitolino, ossia non riuscire a trovare un sostituo all'altezza. Dunque, niente via libera per Dzeko alla Juve. Un'illusione, un rimpianto, un rivale.


