Di "picciriddu", ormai, non c'è più niente. Se non un soprannome coniato ai tempi del Palermo dal compianto Franco Marchione, storico collaboratore del club rosanero.
Dybala, oggi, spegne 27 candeline. Un'età da non sottovalutare, se contestualizzata al mondo calcistico, solitamente riconducibile alla massima espressione lavorativa. Ecco perché, pur avendo già ottenuto molto in carriera, la sensazione è che per Paulo il meglio debba ancora venire. Da capire, però, dove e come.
Da sei stagioni alla Juventus, l'attaccante di Laguna Larga ha toccato più fasi: l'exploit, la costanza, la regressione, il quasi addio e il rilancio. Dalla casacca 21 passando per la 10, tuttora sulle spalle dell'argentino che, alle parole, ha sempre preferito i fatti.
Un esempio? Il no rifilato la scorsa estate al Manchester United, che difatti ha bloccato lo scambio - impacchettato in ogni minimo dettaglio - con Romelu Lukaku. Il bello o il brutto, insomma, del mercato.
Argomento, questo, ormai ciclico per il centravanti alcibeleste. Che, dal canto suo, vive un clima di incertezza da associare esclusivamente al contratto. Il discorso, ormai, è noto: Dybala va in scadenza nel 2022 e, al momento, non si registrano novità. Nonostante l'agente dell'argentino, Jorge Antun, abbia trascorso diversi giorni a Torino prima di rientrare in patria.
Nessun incontro con il CFO della Juve, Fabio Paratici, che comunque recentemente ha ribadito la ferma intenzione di arrivare alla tanto agognata intesa:
"La volontà è chiara sia da parte del club sia da parte del giocatore, parliamo proficuamente. E' un momento particolare per tutti, ma stiamo parlando e continueremo per arrivare a una soluzione felice per tutti".
Dybala percepisce circa 7,5 milioni netti annui, ed è il terzo giocatore più pagato della rosa dopo Cristiano Ronaldo (31) e De Ligt (8). Nulla di sorprendente, quindi, considerando importanza e spessore della materia. Dunque, all'interno di una classica negoziazione, appare più che normale l'atteggiamento adottato dalle due parti.
Con gli uomini della Continassa a fare i conti, nel vero senso del termine, con il terribile impatto del COVID-19 sui conti. E con il diretto interessato proiettato a ottenere un netto aumento dell'ingaggio, facendo leva soprattutto su quanto di ottimo proposto alla corte di Maurizio Sarri.
All'orizzonte, inoltre, non si intravedono offerte. Qualche chiacchiera qua e là, qualche sondaggio qua e là, ma nessuna proposta ufficiale pervenuta agli uomini mercato Juve. In definitiva, flebili prospettive legate a un'eventuale plusvalenza.
Alle prese con un difficile inizio di stagione, tra gli strascichi del ko rimediato contro il Lione e la gastroenterite sofferta in Nazionale, Dybala mette nel mirino la miglior condizione da trovare per iniziare a incidere anche agli ordini di Andrea Pirlo. Il quale, d'altra parte, non è che abbia dubbi sulle qualità dell'ex Palermo. Roba da 96 reti in 234 presenze. Scusate se è poco.


