Silenzio. La parola a Jorge Antun, agente di Paulo Dybala, che direttamente dall'Argentina ha voluto tracciare una linea circa le voci sempre più insistenti che vedrebbero il fuoriclasse di Lugana Larga in procinto di lasciare la Vecchia Signora:
"Ho letto voci sui giornali in questi giorni completamente false. Paulo è un giocatore della Juventus, felice di esserlo, lavoriamo con la società per rinnovare il contratto con la nostra solita predisposizione di sempre".
C'è voglia di permanenza all'ombra della Mole. C'è voglia, soprattutto, di iniziare un'avventura elettrizzante sotto gli insegnamenti di Andrea Pirlo. Uno che, non a caso, viene soprannominato "Maestro". Sostantivo che rispecchia pienamente il 41enne bresciano, che si avvicina a fare il suo debutto alla Continassa in qualità di allenatore.
Qualità tecniche al potere. Attendendo di comprendere come il tecnico lombardo voglia far giocare i suoi uomini, dubbi sul fattore tecnica non ce ne sono. E qui, dal canto suo, Dybala rappresenta l'epicentro dell'organico assieme a sua maestà Cristiano Ronaldo.
Da una cessione pressoché definita al Manchester United al rilancio. Merito della tenacia del diretto interessato che, per nulla allettato dalla prospettiva di trasferirsi in Inghilerra, ha scelto di rischiare: andando contro tutto e tutti, conquistando rapidamente la fiducia di Maurizio Sarri.
Un anno dopo, quindi, la situazione è completamente cambiata. Calciatore a tutti gli effetti sul mercato, imprescindibile, contratto da rinnovare. Tre passaggi che spiegano l'evoluzione della Joya in bianconero, con una firma da apporre - senza allungare oltremisura i tempi - per spazzare via qualsiasi dubbio.
La palla, ora, passa a Fabio Paratici. Con il CFO della Juve che, nelle scorse settimane, fotografava così la situazione:
"Sul rinnovo di Dybala siamo a buon punto e stiamo avanzando con le tempistiche del caso. Ma giochiamo ogni tre giorni ed è difficile avere attività collaterali"
Insomma, parola d'ordine: ottimismo. Per un legame lavorativo attualmente in essere fino al 2022. C'è ancora (molto) tempo, ma trovare rapidamente l'intesa sarebbe sicuramente cosa buona e giusta. Anche perché, all'orizzonte, di offerte non se ne intravedono.


