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Juventus-Benfica, Allegri recupera Di Maria: partirà dalla panchina

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Un po’ di magia da Angel Di Maria. Sì, è vero, slogan banale. Ma che fa capire quanto e come la Juventus abbia bisogno di aggrapparsi al Fideo, pronto a dire la sua – con un minutaggio dosato – contro il Benfica. Grande ex dell’incontro, avendo vestito la casacca dei lusitani per tre stagioni racimolando 124 presenze condite da 15 goal, l’argentino a Lisbona è passato dallo status di prospetto notevole a top player a tutti gli effetti. Tanto da finire – per 25 milioni più 11 di bonus – al Real Madrid.

L’attualità è a tinte bianconere, esclusivamente e meramente per dodici mesi, a meno che il connazionale e amicone Leandro Paredes non riesca nella sua opera di convincimento. Non è tempo di pensare troppo in là. Anche perché, finora, la Vecchia Signora non è ancora riuscita a godersi appieno la classe del suo 22, alle prese fin qui solamente con 147’.

Nel dettaglio: 66’ con tanto di goal all’esordio, uno spezzone con lo Spezia e un tempo con la Fiorentina. Gli ultimi due contributi di puro risparmio energetico mettendo nel mirino, appunto, l’appuntamento di domani sera. Che la Vecchia Signora non può proprio fallire.

Missione chiara, quindi, nel primo round con il Benfica: impostare le basi in vista della fase a eliminazione diretta. Ma non sarà semplice, tra un PSG destinato a fare il vuoto e la caratura dell’avversario portoghese: reduce da undici successi in altrettanti incontri. Insomma, Schmidt ha saputo plasmare ottimamente una squadra dotata di enormi potenzialità.

Di Maria, non al top per il problema avuto agli adduttori, difficilmente partirà dall’inizio. Sebbene nella conferenza stampa di vigilia Max Allegri abbia adottato la più pura pretattica: “Abbiamo recuperato Di Maria, non so se però lo schiererò titolare in quanto ha fatto un solo allenamento con la squadra”.

Meglio di niente. E’ chiaro, in questi casi è severamente vietato incappare in brutte sorprese, quindi rischiare non avrebbe molto senso. Ma il Benfica chiama, sbarca allo Stadium minaccioso e sottovalutarlo si rivelerebbe automaticamente un errore fatale.

Di Maria, comunque, ha voglia di spaccare il mondo. Perché, dall’inizio o meno, lui sa come si fa. E la Juventus, ancora a caccia di un’identità ben definita, cerca il salto di qualità anche dal punto di vista della mentalità. Proprio come confermato dalle ultime interviste di Bonucci e Danilo.

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