Avrebbero dovuto cambiare il volto della Juventus e, invece, si avviano a salutare mestamente una prima parte di stagione deludente. I protagonisti di questa storia sono Angel Di Maria e Leandro Paredes, entrambi ex Paris Saint-Germain, ambedue out per il match di questa sera proprio contro la loro vecchia squadra.
Sette stagioni per il Fideo all’ombra della Tour Eiffel, quattro anni e mezzo per il regista argentino. Giocatori importanti, quindi, sbarcati in estate a Torino per innalzare il tasso qualitativo dell’organico. Eppure, al momento la doppia storia non è che stia andando bene. Anzi.
Questione di infortuni. Con Di Maria, di rientro da una lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia destra, pronto a strappare la convocazione in vista della sfida di domenica contro l’Inter. Segnali incoraggianti, considerando come il 22 bianconero gli ultimi allenamenti li abbia svolti parzialmente in gruppo.
Più indietro, invece, il connazionale Paredes: out anch’egli per una lesione di basso grado del bicipite femorale ma della coscia sinistra. Niente PSG, niente derby d’Italia per lui, con il Verona nel mirino per – magari – testarsi in vista del Mondiale.
Già, perché il Qatar è un pensiero vivo per tutti coloro che a breve dovranno raggiungerlo. Morale della favola? C’è voglia di rientrare, di mettere benzina nelle gambe per mandare un segnale. Attenzione, non che la loro partenza per la penisola araba sia in dubbio, in quanto Di Maria e Paredes rappresentano due pedine preziose per il c.t. Lionel Scaloni. Ma mettere benzina nelle gambe, in prossimità di una manifestazione così dispendiosa, è sicuramente cosa buona e giusta.
Finora poca magia per Di Maria. Già, 333’ distribuiti tra 4 apparizioni in campionato e 3 in Champions League. Sì, è vero, quando il Fideo ha giocato ha incantato: basti pensare alla rete rifilata al Sassuolo e ai tre assist proposti – tra le mura amiche – contro il Maccabi Haifa. Tuttavia, il bottino resta dei più magri. Soprattutto considerando come la Juve abbia deciso di puntare su questo campione, intraprendendo la via dei dodici mesi di contratto, per sostituire adeguatamente un certo Paulo Dybala.
Getty ImagesDI Maria, comunque, ha intenzione di imporsi alla Juve. Ragion per cui, la scorsa settimana il 34enne di Rosario ha voluto smentire l’ipotesi addio a gennaio.
“Non sono abituato a dare spiegazioni quando leggo queste bugie, ma è ora di darle. Non so chi abbia inventato le voci che possa partire a gennaio. Sono molto felice in questo grande club, molto felice in questa città”.
Anche Paredes vuole cambiare marcia e rendimento. La sua attualità parla di 663’ caratterizzati da 7 gettoni in Serie A e 4 nell’Europa che conta. Un solo passaggio decisivo e, in generale, diverse prestazioni insufficienti. In primis quella di Haifa, nella disfatta collettiva, sfociata persino nella sostituzione all’intervallo.
Paredes ha spinto molto affinché potesse tornare in Italia e, nello specifico, che ciò accadesse per sposare il progetto juventino. Perché Madama ha rappresentato l’assoluta priorità per un giocatore chiamato a risollevarsi.
L’inserimento del 28enne di San Justo è stato studiato alla Continassa per cambiare il volto del centrocampo, con annessa laboriosa operazione definita sull’asse Torino-Parigi dopo settimane di trattative. Poca roba, ad oggi.




