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Ivan Perisic Juventus Inter Coppa Italia 2022Getty

Destro, sinistro e un destino "all'incrocio" tra presente e futuro: la notte di Perisic

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C'è stato un momento in cui la carriera di Ivan Perisic sembrava aver preso una piega decisamente differente rispetto a quella attuale: anche in maniera sorprendete.

Anche perché a un primo e superficiale pensiero è difficile immaginare una squadra di Antonio Conte senza un giocatore come il croato, capace di associare le due fasi come pochi: in quel periodo, però, andava così. Un po' imbronciato, un po' giù in termini di prestazioni, Perisic prende le valigie e torna in Germania.

Quel che è accaduto in quella stagione al Bayern Monaco, caratterizzata dalla vittoria del Triplete (con la Champions League in finale contro il PSG) resta un mistero: anche perché al suo ritorno a Milano hanno conosciuto un altro giocatore. Più concreto, più decisivo.

Diventa un pilastro del gruppo di Conte ritagliandosi lo spazio in silenzio: che poi, al netto di un dialogo abbastanza acceso con Jurgen Kloppai tempi del Borussia Dortmund, è un po' nella sua natura. Un razzo che non fa rumore, sulla sinistra.

Simone Inzaghi, poi, non ne ha proprio potuto fare a meno: è diventato un giocatore devastante, inarrestabile. Ma c'è di più: oltra al carattere ha mostrato quelle doti tecniche che hanno caratterizzato la sua esperienza tedesca.

La finale di Coppa Italia è solo il sunto della sua stagione: si intesta il rigore del 2-3, prendendo il pallone prima di Arturo Vidal e convincendolo che quello doveva essere il suo penalty. Rincorsa, tiro di destro e incrocio. Fuori uno.

Tre minuti dopo riceve dalla sinistra, stoppa con il destro e scandisce il tempo: dà giusto lo spazio dimensionale alla sfera di scendere sul prato, di sfiorare un ciuffo d'erba e ritornare in aria quel tanto che basta per essere calciata con il mancino. Un bacio magico, di controbalzo, verso un altro incrocio.

Una notte impossibile da dimenticare, per lui, anche per un semplice dato statistico: con quella alzata al cielo all'Olimpico Perisic mette in bacheca la quarta coppa nazionale con quattro squadre diverse dopo quelle con il Borussia Dortmund, Wolfsburg e Bayern Monaco (la DFB-Pokal).

Incrocio, tra presente e futuro, quello che lo riguarda da vicino e che si riferisce al contratto in scadenza nel giugno del 2022.

"Il mio futuro? Non lo so ancora: così non si parla. Coi giocatori importanti non si aspetta l'ultimo momento: dovete sapere anche questo", ha spiegato a Mediaset nel post-partita, glaciando il clima.

Se ne riparlerà: magari la tensione del match non aiuta. Con una Coppa Italia in più viene tutto più semplice, in attesa del finale di campionato. Sulla sinistra, intanto, vola, disegnando il domani: la notte di Ivan Perisic e dell'Inter è scritta.

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