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Demiral AtalantaGetty

Demiral contro la Juventus, lungo la strada della permanenza all'Atalanta

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Merih Demiral l’Atalanta l’ha fortemente voluta, scelta con cura, abbracciata con entusiasmo. Perché, si sa, per crescere e perfezionarsi affidarsi al sommo Gian Piero Gasperini è sempre cosa buona e giusta. E infatti, in poco tempo, il turco è diventato un elemento chiave della truppa orobica. Certo, all’inizio qualche errore c’è stato e fa parte della più pura normalità, ma alla fine della fiera le presenze – con la casacca nerazzurra – sono già 23 impreziosite da 2 goal e 1 assist.

Spazio, questa sera, al 24esimo gettone. Già, proprio con la Juventus. Da una parte – i padroni di casa – in grande difficoltà. Dall’altra – gli ospiti – in ascesa e desiderosi di fare un passo importante in chiave qualificazione alla prossima Champions League. Insomma, una gara interessante a tutto tondo. Con il 23enne centrale turco pronto a partire dall’inizio assieme a Toloi e Djimsiti.

Demiral è felice di come si stia sviluppando la sua avventura a Bergamo. E, dal canto suo, l’Atalanta è soddisfatta dell’ex Juve. Quindi? Tutte le strade portano all’acquisizione al termine della stagione. Anche perché, vedi il passaggio di Cristian Romero al Tottenham, la famiglia Percassi è solita ottimizzare magistralmente il patrimonio tecnico a disposizione per poi, successivamente, compiere cessioni da urlo.

Difficilmente, dunque, Demiral tornerà alla Juve. Vuoi perché là l’attuale 28 atalantino non riuscirebbe a trovare grande continuità di rendimento: ed è sostanzialmente pure il motivo della separazione. Vuoi perché alla Continassa sono già andati oltre nella pianificazione del pacchetto arretrato, assicurandosi Federico Gatti dal Frosinone e mettendo nel profilo altri potenziali obiettivi da studiare. In definitiva, c’è aria di separazione estiva definitiva.

Autore di 32 apparizioni con la Juventus caratterizzate da una marcatura, Demiral a Torino ha messo in mostra un potenziale interessante. Anche qui, soprattutto in relazione all’interpretazione del ruolo, le battute a vuoto non sono mancate: alle volte all’insegna dell’irruenza. Ma complessivamente s’è notato candidamente come il prospetto fosse dei più cristallini, indubitabilmente da disciplinare dal punto di vista tattico, ma al tempo stesso anche da valorizzare nel migliore dei modi. Madama c’è riuscita a targhe alterne e, forse, qualche piccolo rimpianto c’è.

Business is business. Moneta sonante è moneta sonante. Allora sguardo rivolto reciprocamente verso il futuro, senza voltarsi indietro, atteggiamento tipico del DNA sia della Juve sia di Demiral. Che, oggi, si affronteranno per la terza volta nell’annata calcistica corrente: dall’amichevole estiva con ancora CR7 in bianconero, passando per blitz orobico in campionato targato Zapata. Ecco la prova del nove, senza particolari sentimentalismi.

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