Cristiano Ronaldo è pronto a tornare all’Old Trafford. Ormai ci siamo: è solo questione di ore. Lo stadio in cui è cresciuto tra componente calcistica e umana, divenendo semplicemente CR7. In rampa di lancio una serata particolare. D'altro canto, dall'alto di una lunga esperienza in maglia rossa con annessa caterva di trionfi, non potrebbe essere altrimenti. E, quindi, chissà quali saranno le tumultuose emozioni che si scateneranno nel petto e nella mente del fuoriclasse lusitano.
Cristiano Ronaldo – il 13 agosto 2003 – si trasferisce al Manchester United per 12,24 milioni di sterline, diventando così il ragazzo più costoso nella storia del calcio inglese. Appena giunto a Manchester, Cristiano chiede di vestire la maglia numero 28 – come allo Sporting – per evitare, sin da subito, pressioni e paragoni. La casacca numero 7, infatti, è storicamente amata dai tifosi dello United, dal momento che è stata indossata da leggende quali George Best, Bryan Robson, Eric Cantona e David Beckham.
Getty ImagesAlex Ferguson, che diventerà in breve tempo il suo pigmalione, invece lo spinge proprio a sfoggiare questo numero. Esordisce con i Red Devils il 16 agosto 2003 contro il Bolton, subentrando al 60' al posto di Nicky Butt. Segna la sua prima marcatura per i Red Devils con un calcio di punizione, in occasione della vittoria per 3-0 ai danni del Portsmouth il 1 novembre 2003.
Dopo un piccolo periodo di adattamento al calcio inglese, Ronaldo decolla nel rendimento e lievita esponenzialmente nelle prestazioni, lui che parte da esterno e poi sa convergere verso rete con una classe, tecnica e forza fisica messa disposizione di piedi che stanno diventando sopraffini. Al Manchester rimane sei anni e vince tutto ciò che si può sollevare al cielo, esplodendo come giocatore di livello assoluto e mondiale: 1 Coppa d’Inghilterra, 2 Coppe di Lega inglese, 3 Campionati, 2 Community Shield, 1 Champions League e 1 Coppa del mondo per club.
Insomma, CR7 in terra d’Albione diventa l’oggetto dei desideri di ogni club, senza contare i titoli di capocannoniere della Premier League e della Champions. Il ragazzo portoghese diviene un campione totale del calcio moderno. E, giustappunto, il Manchester non riesce più a trattenerlo, tanto che nel giugno 2009 la società inglese annuncia di aver accettato l'offerta di 80 milioni di sterline – circa 94 milioni di euro – da parte del Real Madrid. Quindici giorni dopo, il club madrileno annuncia di aver ufficialmente siglato l'accordo per il trasferimento di Cristiano Ronaldo in Spagna.
GettyOra, dopo quello datato 5 marzo 2013 con il Real Madrid (con goal e non esultanza), Ronaldo torna all'Old Trafford con la maglia della Juventus. “E' bellissimo tornare qua – ha spiegato il portoghese in conferenza – non mi dimentico neanche di Sir Alex Ferguson, una persona fondamentale, gli auguro tutto il meglio. Quindi è stata una grande emozione quando ho saputo che avremmo giocato contro il Manchester”.
E sarà nuovamente tutto un vorticare di ricordi, emozioni, vecchi amici e sensazioni vissute e godute. Poi comincerà il match e CR7, dopo aver salutato lo stadio gremito, non senza provare un briciolo di commozione, perché anche lui è umano nonostante le sue doti da extraterrestre, penserà solo a fare il bene del suo team. E, sicuramente, farà di tutto per lasciare l'ennesimo timbro. Perché, si sa, la Champions è un obiettivo vivido sia per lui sia per la Juventus. Vietato fallire.




