
Atleticamente, e non potrebbe essere altrimenti, arriveranno tempi migliori. Cristiano Ronaldo, però, per la seconda partita consecutiva è andato a segno dal dischetto. Una soluzione centrale, forte, redditizia. E di questi tempi, con le gambe che faticano a supportare la mente, può andare bene così.
Il 7 della Juventus vive per i grandi appuntamenti, che passano però dall'inevitabile fase di rodaggio. Fondamentale, indubbiamente, per pensare in grande tra campionato e Champions League. E per fase di rodaggio, nello specifico, s'intende anche divorarsi un goal impossibile da sbagliare di testa. Insomma, anormalità.
Obiettivo nell'obiettivo: conquistare la classifica marcatori. CR7, si sa, è fatto così. Vuole fare la voce grossa anche in termini di riconoscimenti individuali, con Ciro Immobile nel mirino. Le marcature in campionato, ora, sono 23; a 5 lunghezze dall'attaccante biancoceleste, che risposto - sempre dal dischetto - contro la Fiorentina.
Accantonato l'esperimento da "9", ma non in pagella, Maurizio Sarri è tornato all'usato sicuro. Ronaldo, e lo ha detto chiaramente il tecnico bianconero, predilige partire da una posizione defilata. E a 35 anni, con in bacheca 5 Champions League e altrettanti Palloni d'Oro, pensare di cambiare usi e costumi rasenta l'utopica. Sebbene, per forza di cose, una terza carriera prima o poi andrà studiata.
Ma non è questo il momento. Ora conta l'attualità. Che passa anche e soprattutto dall'intesa con Paulo Dybala, sempre più chirurgica e meno anarchica. La sensazione, e forse qualcosina in più, è che da questo punto di vista i miglioramenti siano all'ordine del giorno. In definitiva, una coesistenza destinata a segnare indelebilmente la stagione bianconera.
Ubi/GoalPassano le primavere e si matura. Cristiano, da perfezionista qual è, si dispera per un errore - non da lui - contro il Lecce. Al tempo stesso, però, si mette a completo servizio della squadra mandando a segno i compagni.
Poi ci sono i consigli, che emergono nitidi nel silenzio dello Stadium, proiettati a stimolare la creatività di una squadra qualitativamente eccelsa che, tuttavia, ad oggi non ha ancora toccato il picco massimo di rendimento. Ogni riferimento alla prima frazione di gara con i salentini è puramente voluto.
Ora, per la Juve, occhi puntati sulla trasferta di Genova sponda rossoblù. Un altro inconto vitale, da non sbagliare, per continuare a consolidare il primato: auspicando, magari, nei passi falsi delle dirette concorrenti.
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In estrema sistesi: pedalare. Parola chiave per Cristiano Ronaldo che, comunque, nei prossimi match verosimilmente dovrà affidarsi a un turno di riposo. Non sotto la Lanterna, non nel derby.



