Il Wanda Metropolitano chiama, la Juventus risponde giocandosi la carta Cristiano Ronaldo. Il portoghese nei suoi nove anni di militanza tra le fila del Real Madrid ha imparato a conoscere molto bene l'altra sponda del Manzanarre, trovando numeri da urlo: 22 goal e 8 assist in 31 partite. Per un totale di 15 vittorie, 8 sconfitte e altrettanti pareggi. Solo contro Siviglia (27) e Getafe (23) CR7 ha realizzato più goal.
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E proprio in Europa, Ronaldo ha regalato grossi dispiaceri all'Atletico Madrid. Dalla “Decima” conquistata dal Real Madrid a Lisbona, blindata a tripla mandata proprio nei supplementari dal lusitano. Al rigore decisivo trasformato a Milano, due anni dopo, con ennesima Champions finita nella bacheca merengue. Senza dimenticare la tripletta nella semifinale d'andata edizione 2016-2017. Insomma, Diego Simeone sa a cosa va incontro. E proprio per questo motivo gli sforzi difensivi del pacchetto arretrato biancorosso si concentreranno sui movimenti dello storico nemico.

Parallelamente, Cristiano ha saputo prendersi immediatamente la Juventus. Le reti in campionato sono 19, mentre in Champions il lampo è unico – ma di pregevole fattura – trovato contro il Manchester United. D'altro canto, si sa, uno che ha vinto questa competizione per ben cinque volte inizia a scaldare i motori nei momenti che contano.
In parole povere: Ronaldo sa come si fa. Per lui si prospetta un derby personale, chiamato a coinvolgere direttamente la Signora. Che ha tracciato una linea netta, mettendo a segno il colpo del secolo. I bianconeri vogliono tornare a primeggiare in Europa per spezzare un digiuno lungo ventitré anni. Da qui, appunto, l'acquisto del portoghese.
“La Champions non può essere un'ossessione. Se la vivi così, ti limiti. Bisogna affrontare questa competizione con tranquillità. Mi ricordo quando sono arrivato al Real: la Decima era un chiodo fisso e siamo stati tanti anni senza vincere. Dobbiamo ragionare passo dopo passo, con tranquillità".
Normalità. Parola chiave per CR7, che vive queste settimane con estrema serenità. Allenamenti mirati, tranquillità in famiglia e una partita a biliardo con gli amici di sempre. Nulla di nuovo per la bestia nera dell'Atletico Madrid.




