Per quasi tutti i giocatori della Juventus, oggi, termina il periodo di quarantena domiciliare volontaria scattato dopo la positività di Daniele Rugani al COVID-19. Malasorte che, nei giorni successivi, ha visto protagonisti anche Blaise Matuidi e Paulo Dybala.
Dall'11 marzo, tra calciatori e dipendenti, 121 persone legate al mondo bianconero hanno seguito un iter caratterizzato da 14 giorni tra le proprie mura, o al J Hotel, dopo aver avuto potenziali contatti con persone contagiate.
Protocollo che, inevitabilmente, proporrà delle differenze con il centrocampista francese e l'attaccante argentino, chiamati a osservare l'isolamento per 14 giorni a partire dalla scoperta della positività al coronavirus.
Occhi puntati, dunque, su cosa accadrà da domani in poi. E, sostanzialmente, non cambierà granché, con le normative in vigore da seguire. Stare a casa, infatti, è il motto che accompagna tutti: nessuna eccezione.
Al momento, inoltre, non è stata ancora fissata - e non potrebbe essere altrimenti - una data per il rientro alla Continassa. Insomma, tutto verrà valutato giorno per giorno, pensando esclusivamente alla tutela della salute pubblica.
Il quadro impronosticabile, inoltre, vede protagonisti anche coloro che per motivi familiari hanno lasciato il Belpaese: Ronaldo, Higuain, Pjanic, Khedira e Douglas Costa.
La Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro della Salute, ha disposto che le persone che entrano in Italia, con qualsiasi mezzo di trasporto, anche in assenza di sintomi di COVID-19, siano sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento domiciliare per 14 giorni.


