Eccolo finalmente all'esordio. Lui, l’extraterrestre portoghese che tutti i tifosi juventini – e non – attendevano al battesimo del campionato italiano. Cristiano Ronaldo con la maglia bianconera indosso fa sberluccicare gli occhi. Qualcuno sugli spalti se li stropiccia dallo stupore, qualcuno stenta ancora a credere che tutto sia vero, reale, tangibile sul prato verde del Bentegodi.
E lui ripaga subito la folla acclamante, impazzita, gonfiando l’attesa schiacciante e gravida di aspettativa. Con un paio di movimenti dei suoi, al primo pallone toccato dal fenomeno portoghese, i tifosi che indossano la sua maglia numero 7, vibrano, palpitano tutti insieme, si agitano, spingendolo verso la rete difesa da Sorrentino. Il goal lampo di Khedira ruba per un attimo la scena, poi tutti gli occhi tornano a seguire la scia dell'ex Real Madrid, ad ogni tocco il catino prende vita, al 17’ s’infiamma e grida alla rete.
Cuadrado assiste Cristiano che, con un destro in anticipo, beffando sotto le gambe il diretto marcatore, spedisce vicinissimo al montante, alla destra del portiere clivense: fuori di un soffio. La stella lusitana è mobile, suggerisce il passaggio in profondità con alcuni scatti, ma i compagni non lo premiano, mentre al 29’ il numero sette bianconero accoglie un lancio defilato sul lato mancino, lo fa rimbalzare e lo scaraventa al volo verso la porta avversaria. Tiro alto, le gradinate palpitano.
Getty ImagesLa Juventus subisce una rete grottesca con la coppia Bonucci-Chiellini statue di sale, pareggio insperato del Chievo Verona. La Signora reagisce e Ronaldo arretra il suo raggio d’azione per il dai e vai con il compagno Dybala, che mette in serie complicanze la difesa locale; così termina il primo tempo. Nella seconda frazione di gioco, la Juventus va clamorosamente sotto per il rigore provocato da un errore madornale di Cancelo e, pur dovendo ancora oliare i movimenti, Cristiano sale in cattedra prepotentemente. Si conquista spazi, prova conclusioni sciorinando tutto il repertorio di finalizzazioni: tiro dalla distanza, punizione, incornata di testa ma la rete non si gonfia.
CR7 sgobba, aiuta la squadra, non si fa mai fermare e sforna suggerimenti, aperture, numeri di tacco, velocità e potenza. La Juventus, grazie alla sua carica tecnica e alla fisicità impossibile da arginare, ribalta il risultato al fotofinish e vince una partita zeppa di emozioni, brividi errori e colpi vincenti.
AFPRonaldo è già nei meccanismi della squadra e la gente ha già compreso questo aspetto. I tifosi della Vecchia Signora tengono il respiro in bilico quando si appropria del pallone la maglia numero 7. Lui dispensa tocchi sopraffini e cattiveria agonistica, due fattori che sospingono letteralmente in avanti Madama, portandola – in extremis – al successo. Ai primi tre punti della stagione arriva una vittoria significativa.
Cristiano Ronaldo fa sussultare i cuori dei tifosi. Il suo esordio, nonostante ci abbia provato in tutti i modi, non viene bagnato con la gioia personale. Solo questione di tempo. Ronaldo è già il profeta di ogni sostenitore juventino e, nella ripresa del Bentegodi, ha dato dimostrazione di ciò che il mondo si attende da lui.


