Probabilmente Federico Chiesa avrebbe voluto festeggiare il suo 25esimo compleanno in maniera differente. Come? Fornendo il suo contributo questa sera contro il Benfica. Ma la parola d’ordine alla Continassa era e resta una sola: prudenza. Sì, anche dopo il proficuo test in famiglia dei giorni scorsi in cui l’ex Fiorentina ha trovato un’incoraggiante doppietta in 45’, fondamentale per vedere sempre più sensibilmente la luce in fondo al tunnel.
Assente da un impegno ufficiale dal 9 gennaio, a causa della ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro post infortunio subìto con la Roma, Chiesa rientrerà prima della sosta Mondiale. Qui, infatti, non esiste il benché minimo dubbio.
Sebbene la partita del ritorno non sia ancora stata scelta. Vuoi perché la Juve – giustamente – non vuole incappare in brutte sorprese. Vuoi perché – semplicemente – munirsi di pazienza rappresenta la base del discorso.
GettyOvvio, Chiesa scalpita. E non potrebbe essere altrimenti. Ma perfezionare la condizione atletica non è importante, bensì è l’unica cosa che conta. Gli sforzi del doppio staff tecnico-medico, per l’appunto, si stanno concentrando sullo stato di forma del 7 bianconero. Chiamato, gradualmente, ad alzare l’asticella.
Insomma, mattoncino dopo mattoncino si va avanti. Con un obiettivo chiaro: arrivare a gennaio al 100 per cento. Proprio come spiegato a più riprese da Max Allegri, che in merito fin dall’inizio ha deciso saggiamente di adottare un basso profilo. E il tempo gli sta dando ragione.
Chiesa e Pogba, da fotografare entrambi come due rinforzi invernali, dovranno portare la Juve a cambiare decisamente passo. Da qui, infatti, non si scappa. Chiaro, specialmente per Federico il ko è stato dei più tosti, ma l’evoluzione passa dagli effettivi già presenti in organico. Lo sanno bene presso le stanze segrete bianconere. Lo sa bene lo stesso Allegri.
Getty ImagesNell’allenamento congiunto di sabato, Chiesa – a detta dei ben informati – ha fornito indicazioni rassicuranti in più situazioni di gioco. Focus puntato sui cambi di direzione, con esame superato brillantemente. Il resto è eclettismo puro, a svariare su tutto il fronte offensivo senza dare punti di riferimento, un po’ testato come esterno d’attacco un po’ come seconda punta.


