Routine. È riassumibile in questa maniera il blitz effettuato in giornata da Federico Chiesa (già rientrato a Torino) dal professor Christian Fink a Innsbruck, ovvero lo stesso luminare che aveva operato l’ex Fiorentina nel gennaio 2022 a causa della rottura anteriore del ginocchio sinistro.
Il focus, questa volta, si sarebbe spostato sul ginocchio destro: nessun allarme, solo una visita programmata – da tempo – e che acquisisce peso specifico dopo il fastidio avvertito dal giocatore in occasione della sfida contro l’Inter. Morale della favola? Nessuna lesione, proprio come emerso nei giorni scorsi dai responsi del J Medical.
Un percorso fisiologico, insomma, considerando i nove mesi trascorsi ai box dal 7 bianconero. Che, comunque, dal suo rientro ha fatto registrare 17 apparizioni condite da 2 goal e 4 assist. Un rendimento di livello che, non che ce ne fosse bisogno, sottolinea candidamente l’importanza del calciatore.
Attenzione, poi, alla componente psicologica. Gli ultimi esami a cui si è sottoposto Chiesa al J Medical, due ravvicinati, hanno escluso lesioni. Ragioni per cui, nel freschissimo controllo austriaco, è ipotizzabile che il ragazzo abbia voluto ricevere rassicurazioni in prima persona. Sempre, ed è bene specificarlo, in armonia con lo staff medico juventino.
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