Prima che il calcio chiudesse i battenti a causa del diffondersi del Coronavirus, il Brescia si trovava all'ultimo posto solitario nella classifica di Serie A: una stagione maledetta per le 'Rondinelle', che non ha comunque impedito a Sandro Tonali di brillare in mediana.
Il classe 2000, nonostante un'età giovanissima, è già il leader tecnico della formazione lombarda: spodestato addirittura Mario Balotelli, risucchiato nel vortice delle polemiche e sempre più vicino al divorzio con il club di proprietà di Massimo Cellino.
Proprio il presidente del Brescia ha parlato in un'intervista concessa a 'Tuttosport': Tonali argomento principale, sono in tante le società che lo hanno già chiesto.
"A gennaio una squadra importantissima è venuta da me dicendomi che voleva Tonali. Io non ho fatto cifre, ma soltanto una domanda: lo faresti giocare subito titolare in Champions League? 'Te lo lascerei a Brescia fino a fine stagione'. E allora io gli ho detto: 'Grazie, ma allora me lo tengo io del tutto e ne riparliamo a luglio'.
A febbraio ho ricevuto un’altra richiesta importantissima e non ho detto nulla con Tonali con l’intento di fargli una bella sorpresa a giugno. Il nome della squadra non posso dirlo, tanto purtroppo il Coronavirus ha cambiato tutto".
Cellino ha delle preferenze per il futuro di Tonali, ma è consapevole che sono altri i club pronti a soffiarglielo.
"Il mio sogno sarebbe tenerlo, Tonali. Sarei disposto a fare i salti mortali. Ma ho un patto con Sandro, che è un ragazzo d’oro. Lui sa che quando mi chiederà di andare via, io lo lascerò partire. Non ne farò una questione di prezzo, l’importante è che Tonali scelga con il cuore. E sia solo lui a decidere.
Per Nainggolan, ai tempi del Cagliari, ho rinunciato ai soldi della Juventus perché ero convinto che Radja avesse bisogno del calore di Roma e ho avuto ragione. Tonali è un ragazzo più freddo, del nord. Però dentro è un sentimentale. Ecco perché, siccome sono romantico, mi piacerebbe vederlo alla Roma o al Napoli. Però difficilmente succederà. Io preferirei che restasse comunque in Italia. Juve o Inter? Dipenderà da Tonali, sarà lui a scegliere. Ma spero che resti in Italia e che giochi. Deve diventare un Iniesta".
Cellino pensò di ingaggiare Maurizio Sarri ai tempi del Cagliari, quando il tecnico allenava l'Empoli.
"Lo volevo prendere a Cagliari, quando lui era ancora a Empoli. Ma un mio preparatore che aveva lavorato con Sarri a Alessandria mi disse: 'È bravissimo, ma lei presidente dura 5 minuti con lui'".
Sul mercato in entrata le idee sono abbastanza chiare: tra un sogno e una reale possibilità.
"Chi mi piace, ma non posso permettermi, è Lautaro Martinez dell’Inter. Uno che posso permettermi? Bonaventura, che è in scadenza col Milan".
