Sulla carta, sarebbe la sua partita. Appunto, sulla carta. Perché, quantomeno all'inizio, Leonardo Spinazzola in occasione di Atalanta-Juventuspartirà dalla panchina. A Bergamo dal 2016 al 2018, ma con una piccola esperienza già nell'annata 2014-2015, il 25enne jolly umbro ha trovato la consacrazione. Mentore: Gian Piero Gasperini. Che, si sa, in tema di linea verde ha ben pochi rivali.
Archiviato il brutto infortunio che lo ha tenuto ai box per diverso tempo, il numero 37 bianconero è ancora alla ricerca del debutto con Madama. Nell'annata in corso due prestazioni e un goal con la Primavera, ma ancora zero minuti alla corte di Massimiliano Allegri. D'altro canto, tutto procede secondo tabella. Parola d'ordine: prudenza. Una lesione del legamento crociato richiede estrema pazienza. Ecco perché, in maniera del tutto naturale, la Juventus non ha voluto affrettare le tempistiche. Ora, però, la condizione atletica è buona ed è dunque tempo delle riflessioni.
Spinazzola, in virtù di un organico a cinque stelle, difficilmente riuscirebbe a ritagliarsi grossi spazi in chiave mesi che contano. A destra il titolare indiscusso è Joao Cancelo, mentre a sinistra Alex Sandro è tornato ai suoi standard. Senza sottovalutare i contributi di Mattia De Sciglio, nelle ultime uscite sempre più pimpante.
“Finalmente è pronto e stiamo aspettando a braccia aperte un suo rientro in campo. Deve tornare ad essere un calciatore importante anche per la Juventus. Aspettiamo l'esordio”. Così l'agente di Spinazzola, Davide Lippi, sondato recentemente da Sampdoria, Genoa e Bologna. Tutte squadre che accoglierebbero a braccia un interprete totale della corsia mancina.
La Signora deciderà con calma. Anche perché, nelle idee di Allegri, Spinazzola rappresenta una pedina particolarmente duttile da proporre in diversi contesti tattici. Privarsene a cuor leggero è una prospettiva che non alletta minimamente i dirigenti della Continassa. Attesi sviluppi a stretto giro.




