Il momento più brutto, ancora una volta, è alle spalle. Marko Pjaca, rientrato tra i convocati della Juventus per la prima volta in stagione contro la Lazio, pregusta la rinascita. L'ennesima. Da potenziale top player con tanto di classe cristallina messa in mostra a Euro 2016, a infortunato cronico. Non semplici ko, bensì veri e propri ceffoni psicofisici. L'ultimo datato 9 mesi fa, in piena era Fiorentina, con annessa rottura in allenamento del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
Segui 3 gare della Serie A TIM ogni giornata in diretta streaming su DAZNPercorso sfortunato, anzi, sfortunatissimo. Per un investimento da 23 milioni, messo a segno dalla Signora, fin qui negativo. Eppure, alla Continassa il prospetto viene ancora giudicato dei più interessanti. Vuoi perché non è ancora riuscito a trovare la tanto agognata continuità. Vuoi perché a 24 anni c'è ancora tutto il tempo per cambiare il corso degli eventi. A maggior ragione se in regia spicca la figura della Juve, con cui il croato è legato fino al 2021.
Pjaca viaggia spedito verso una nuova opportunità che, tuttavia, difficilmente sarà a tinte bianconere. Sebbene Maurizio Sarri abbia voluto includerlo nella spedizione capitolina, soprattutto in chiave spinta emotiva. L'ex Dinamo Zagabria s'è affidato al J Medical per un recupero che, dal punto di vista medico, è stato centrato con pieno successo. Ora, la voglia di campo. Ora, un nuovo prestito.
Il responsabile dell'area sportiva juventina, Fabio Paratici, ha già iniziato a studiare possibili strade da intraprendere a gennaio. E giustappunto i contatti con l'agente del giocatore, Marko Naletilic, non mancano e non mancheranno. La sensazione è che il fresco "Piacentino Benemerito 2019" punti a trovare una collocazione in Italia, in modo tale da osservare da vicino i progressi di Pjaca. Tuttavia non va neanche solutata l'ipotesi estero, con la Bundesliga - dopo l'esperienza temporanea tra le fila dello Schalke 04 - decisamente sul pezzo. Insomma, si vedrà.
L'attualità, intanto, vede Pjaca una pedina abile e arruolabile. Nel 4-3-1-2 il 20 zebrato potrebbe dire la sua esclusivamente dietro le punte, sebbene le caratteristiche combacino più con un ruolo da esterno d'attacco. Difficile, invece, ipotizzare una suggestione da mezz'ala. Qui, a tal proposito, gli sforzi di Sarri e staff si starebbero concentrando principalmente su Federico Bernardeschi, pronto ad ampliare i propri orizzonti tattici.
Fuori dalla lista Champions, il croato lavora per ottenere uno spezzone di partita negli impegni rimanenti. Campionato: Udinese, Sampdoria. Supercoppa Italiana: Lazio. Senza sottovalutare la volubilità della materia, alla ricerca di un episodio; fondamentale per tornare a sognare e, soprattutto, per ripartire. Ancora una volta.


