
La Juventus, non avendo nulla da riparare, nel mercato di gennaio s'è limitata a rinforzare la Primavera. Innesti di rilievo che hanno portato la squadra guidata da Alessandro Dal Canto a trovare un'identità ben precisa. Per il resto, invece, solo idee per il futuro.
Non è andata in porto la trattativa con il Genoa per Pietro Pellegri (2001), finito a suon di milioni al Monaco. Così come non è sfociata in una conclusione positiva l'operazione che avrebbe dovuto portare (non subito) Han a Vinovo. Il 19enne centravanti coreano, rientrato al Cagliari dopo una prima parte di stagione trascorsa in prestito al Perugia, resta nel mirino della Vecchia Signora. E, seppur a fari spenti, i contatti proseguono.
Sull'asse Torino-Cagliari i rapporti sono idilliaci. E lo dimostra il recente passaggio del centrocampista, classe 2000, Fabrizio Caligara in rossoblù. Insomma, la Juventus su Han fa sul serio. Ma, soprattutto nel mercato moderno, le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Il nordcoreano, realizzando sette centri in serie B, ha attirato su di sé parecchi estimatori. In Italia, accantonando per un momento i campioni d'Italia, diverse società hanno sondato la materia. Così come all'estero il profilo è dei più apprezzati. Ogni riferimento al Tottenham è puramente voluto. Detto questo, la Juventus era e resta in pole position. Seppur, a livello di costi, ci sia molto lavoro da fare.
Il patron del club isolano, Tommaso Giulini, da questa partenza vorrebbe ricavare una cifra vicina ai 25 milioni. Richiesta ritenuta salata dai piemontesi, i quali ragionano su basi inferiori. Inserendo, magari, qualche contropartita tecnica. Qui, sostanzialmente, i nomi più caldi restano Emil Audero ('97) e Alberto Cerri ('96). Il primo, attualmente in prestito al Venezia, sta difendendo con profitto i pali dei lagunari. Il secondo, a suon di reti, ha conquistato il Perugia. Entrambi, momentaneamente, lontani dalla Juventus in prestito. E il Cagliari, sempre in prima linea sui giovani, monitora interessato.
Non c'è fretta. I bianconeri pensano principalmente al rettangolo di gioco, ma al tempo stesso iniziano a progettare le mosse del domani. La linea guida rimane la solita: interventi mirati e di qualità. Senza trascurare la chiave lungimiranza. La stessa che potrebbe portare Han sotto la Mole.
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