Non un nome nuovo. La Juventus conosce perfettamente Leandro Paredes, avendo provato a portarlo a Torino in diverse sessioni di mercato. C'è chi dice che sia un pallino di Fabio Paratici. Altri, invece, ritengono che sia Max Allegri il principale sponsor. Diesse o allenatore, comunque, la sostanza non cambia. In quanto il mondo bianconero nutre grande stima nei confronti del 23enne centrocampista argentino, sbarcato nell'ultima finestra estiva alla corte dello Zenit di San Pietroburgo.
Le cose in Russia, specialmente a livello individuale, procedono nel migliore dei modi: 30 presenze condite da 5 reti. Feeling totale con il tecnico Roberto Mancini e, soprattutto, grandi prospettive nel breve e lungo termine. Non è un mistero, ad esempio, che a gennaio il Real Madrid abbia provato a sondare l'argomento, mettendo sul piatto il cartellino di Mateo Kovacic. Ma i dubbi del croato, poco propenso a lasciare la capitale spagnola a stagione in corso, hanno immediatamente bloccato qualsiasi idea embrionale.
Lo Zenit, dopo aver versato nelle casse della Roma 23 milioni più eventuali altri 4 di bonus, valuta il suo metronomo circa 45 milioni. Cifra che non spaventa minimamente le big estere. Mentre in Italia la Juventus riflette con maggiore cautela. Vuoi perché l'obiettivo primario resta Emre Can, in scadenza di contratto con il Liverpool. Vuoi perché, appunto, la valutazione dello Zenit non offre prospettive rosee.
Getty ImagesBasti pensare quanto accaduto in passato con Axel Witsel. Insomma, i russi riescono sempre ad ottimizzare in termini di cessioni e, per questo motivo, è lecito pensare che – se dovesse decidere di cambiare aria – Paredes avrebbe grandi possibilità di ritrovarsi nella Liga o in Premier League. Di certo, tenendo in piedi più piste, la Juventus anche negli ultimi tempi ha avuto modo di parlare con l'agente del calciatore albiceleste, Pablo Sabbag, da sempre in buonissimi rapporti con l'ad Beppe Marotta. Una chiacchierata esplorativa, che però non dovrebbe sfociare in qualcosa di corposo. Insomma, non esistono i presupposti per progettare una vera e propria offensiva.
Parallelamente, Madama continua a caldeggiare le piste che portano a Lorenzo Pellegrini della Roma e Bryan Cristante dell'Atalanta. Il diamante giallorosso è prendibile con 25 milioni, ovvero il prezzo della clausola rescissoria. Mentre il mediano friulano, pronto a diventare a tutti gli effetti della Dea, rappresenta per la famiglia Percassi una cessione scontata ma imponente.
I bergamaschi a giugno eserciteranno il riscatto dal Benfica per 4 milioni e, successivamente, potrebbero venderlo per 30. Qui, a tal proposito, non sono passate inosservate le parole di Allegri, colui che ai tempi del Milan ha fatto debuttare il ragazzo di San Vito al Tagliamento nel grande calcio: “Bryan si era un pochino perso, perché secondo me gli avevano confuso un po' il ruolo. E' una mezz'ala: ha goal, assist e tiro. L'unica cosa che non può fare è giocare davanti alla difesa”. Idee chiare.


