Ultimo impegno con l'Atalanta e poi il passaggio al Bologna. Dopo aver sfiorato il trasferimento in rossoblù negli attimi iniziali della sessione corrente, Riccardo Orsolini centra la missione al fotofinish: prestito con diritto di riscatto e controriscatto.
Operazione impostata da tempo e sfumata – inizialmente – a causa del no rifilato da Simone Verdi al Napoli. Ma proprio il recente infortunio rimediato dall'esterno lombardo al San Paolo, scherzi del destino, ha spinto i felsinei ad accelerare sulla vecchia pista.
L'accordo è stato definito nella totalità. La Juventus, per nulla contenta del poco spazio racimolato da Orsolini alla corte della Dea, ha immediatamente dato il benestare allo spostamento. L'Atalanta, pur poco propensa a lasciar andare via l'ex Ascoli, approdato in nerazzurro con la formula del prestito biennale, alla fine ha deciso di accontentare il ragazzo.
Mentre il procuratore dell'agente del 21enne di Rotella, Donato Di Campli, con diplomazia e pazienza ne è venuto capo. Insomma, tutti felici. Da segnalare come anche Sassuolo e Verona abbiano provato ad inserirsi. Ma Orsolini ha rispettato la parola data al Bologna.
Finito nelle mani della Juventus per 6 milioni più eventualmente 4 di bonus, trattativa completata lo scorso gennaio, l'esterno azzurro vanta potenzialità significative. Vero e proprio jolly della zona offensiva, sotto la gestione Gasperini ha ottenuto 10 gettoni, facendo vedere cose interessanti.
Certo, soprattutto alla prima esperienza in serie A, la crescita passa dalle presenze. Proprio per questo motivo, spingendo, Di Campli è riuscito a trovare la giusta sistemazione.
Archiviata la sfida contro la sua Juventus, dove dovrebbe partire dalla panchina, Orsolini lascerà Bergamo per raggiungere Bologna dove domani mattina sosterrà le visite mediche. Nuovo capitolo. Per la felicità di Roberto Donadoni.