Uno come Pietro Pellegri, protagonista a 16 anni anni, lasciarselo sfuggire è dura. Durissima. Goal nella passata stagione in occasione del Totti-day, doppietta nell'annata in corso contro la Lazio. Musica per le orecchie del Genoa. Già, perché alla porta del Grifone in estate hanno bussato in tante: prima l'Inter, con tanto di accordo pressoché definito e poi sfumato al fotofinish. Poi la Juventus, intenzionata ad assicurarsi l'ennesimo talento del movimento nostrano. Senza sottovalutare il Milan, pronto ad un nuovo pressing invernale.
Le parti predicano calma. I rossoblù hanno in mano un potenziale pezzo da novanta e, ragionando in funzione delle dinamiche del mercato, possono pensare seriamente di ricavare una cifra significativa. E, anche per questo motivo, patron Enrico Preziosi non ha ancora voluto fissare un prezzo. Sotto la Lanterna vorrebbero andare oltre i 30 milioni, obiettivo alla portata considerando la verdissima carta d'identità. Operazione che, valutando gli standard italiani, potrebbe essere ritenuta estremamente corposa, ma che non spaventa gli eventuali acquirenti.
GettyPellegri vanta sul suo conto anche diversi estimatori esteri, tra Premier League e Bundesliga, 007 al lavoro per prendere ulteriore confidenza con la materia. Detto questo, essendo un gioiellino appartenente al made in Italy, la sensazione è che alla fine sia destinata a spuntarla una big del Belpaese. Sicuramente, per alimentare un imponente processo di crescita, il baby centravanti azzurro terminerà il campionato in Liguria. Dopodiché, giochi aperti.
Il Milan, tramite l'ad Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli, è in costante contatto con Giuseppe Riso, agente di Pellegri. Colloqui frequenti per monitorare le mosse delle dirette concorrenti, occhi puntati specialmente sulla Vecchia Signora.
Beppe Marotta e Fabio Paratici, rispettivamente ad e ds della Juventus, non molleranno facilmente la presa. Prendere Pellegri, in un progetto a lungo termine, potrebbe rivelarsi una strategia dannatamente efficace. Una prospettiva che scalda, e non poco, i campioni d'Italia in carica.
