
La linea è stata tracciata: Rolandro Mandragora corre spedito verso l'Udinese e, presto, la trattativa dovrebbe concretizzarsi. La Juventus ha fretta di sfoltire l'organico e, al tempo stesso, punta a incassare denaro fresco da reinvestire prontamente.
Ecco, quindi, la linea verde a supportare la causa dei campioni d'Italia. Gli uomini della Continassa dalle cessioni minori vogliono ottenere il tesoretto necessario per rinforzare l'organico.
Il tutto, però, giocandosi la carta della recompra. Seguendo questa corrente di pensiero, il 20enne centrocampista campano si avvia a sbarcare alla corte di Julio Velazquez. Dopo essersi viste la scorsa settimana a Milano, le due dirigenze bianconere – sempre sotto il Duomo – in queste ore replicheranno per definire un'operazione giunta allo step finale.
Matrimonio che potrebbe concretizzarsi con la formula del prestito biennale, oppure semaforo verde a una cessione a titolo definitivo – attorno ai 20 milioni – con opzione d'acquisto in favore della Vecchia Signora.
Insomma, in un modo o nell'altro la Juventus non intende perdere il controllo del giocatore. Proprio per questo motivo, giustappunto, non è andato a buon fine il dialogo con il Monaco. I biancorossi di Francia, dopo essersi assicurati a gennaio Pietro Pellegri dal Genoa, avrebbero voluto mettere le mani su un altro talento azzurro; Madama ha deciso di frenare in quanto l'addio sarebbe stato tale nel breve e lungo termine.
L'ad Beppe Marotta, spalleggiato dall'entourage di Mandragora, ha spinto per la soluzione italiana. E dopo il pressing del Grifone, ecco quello dell'Udinese. La famiglia Pozzo, sfruttando gli ottimi rapporti costruiti negli anni con il club torinese, vede il traguardo sempre più vicino.




