E' la vera telenovela dell'estate. E' un vero e proprio caso spinoso. Il futuro di Leonardo Spinazzolaresta in sospeso, con la Juventusin costante pressing. La volontà dei bianconeri è chiara: consegnare immediatamente il tuttofare umbro nelle mani di Max Allegri. Quella del diretto interessato pure: salutare l'Atalanta, dov'è in prestito biennale dalla Vecchia Signora, e tornare – questa volta tra i grandi – in bianconero.
La Dea, forte dell'accordo in essere, continua a fare muro. Alla società orobica non è piaciuto l'atteggiamento proposto da Spinazzola e, nel dettaglio, le dichiarazioni rilasciate da Gian PieroGasperini post sconfitta contro la Roma testimoniano come le parti stiano vivendo attimi di grande tensione. L'allenatore piemontese sente di non poter più fare affidamento sul 24enne di Foligno. Insomma, il giocattolo s'è rotto. E da qui, giustappunto, nascono le speranze torinesi.
I campioni d'Italia hanno grandi progetti per Spinazzola: fascia destra, sinistra, eventualmente anche contributi da esterno alto. Duttilità al potere, caratteristica necessaria per entrare nelle grazie allegriane. Ecco perché, ingolosito dalla possibilità di esprimersi in un contesto altamente competitivo, Leonardo ha deciso di spingere per approdare instantaneamente sotto la Mole.
Pericolo Mondiale. Spinazzola, attraverso un imponente percorso di crescita, è entrato nel giro della nazionale. Il ct degli azzurri, Giampiero Ventura, vede bene l'ex Vicenza in entrambe le corsie e, difatti, questo braccio di ferro potrebbe rovinare sia i piani del calciatore che quelli del tecnico genovese.
La Juventus auspica nel lieto fine. Non è un mistero che l'Atalanta abbia deciso di cautelarsi contattando il Genoa per Diego Laxalt e l'Inter sul fronte Cristian Ansaldi (seguito anche dal club di Enrico Preziosi), chiaro segnale di rottura totale con Spinazzola. Intanto, attendendo il tanto agognato via libera dalla Dea, la Vecchia Signora tiene in standby Kwadwo Asamoah. Il ghanese, forte dell'intesa trovata con il Galatasaay, preme per il passaggio in Turchia. Morale della storia: tutti in attesa della fumata bianca sull'asse Torino-Bergamo.
