A casa Juventus gli attimi conclusivi della finestra estiva potrebbero sfociare nell'effetto sorpresa. L'ad Beppe Marotta, a margine della presentazione di Blaise Matuidi, ha fatto il punto sul mercato bianconero: tra parole di rito, interpretazioni e possibili sviluppi.
Gli uomini della Continassa prediligono operare in sordina, zero clamore e massima efficienza. Ecco perché, per esempio, le parole su Leonardo Spinazzola vanno pesate. Lui – il giocatore – spinge per approdare immediatamente alla corte di Max Allegri.
Gli orobici, invece, fanno muro e ringraziano Marotta “perché nelle complesse dinamiche di mercato ha compreso e rispettato le esigenze tecniche dell'Atalanta”. Messa così, pietra tombale. Ma il mercato è materia volubile, e quello che oggi è nero domani può diventare bianco; magari bianconero.
Parallelamente, in attesa di segnali definitivi, resta Kwadwo Asamoah. Dipendesse dal 28enne laterale ghanese, a detta dei ben informati, sarebbe già da un pezzo a Istanbul. Non è un mistero, infatti, che il Galatasaray abbia trovato da tempo l'intesa con l'ex Udinese. Così come non è un mistero che, pur comprendendo il quadro globale, il calciatore africano stia premendo affinché possa andare in porto l'affare.
La Juventus, contenta di come Asamoah si sia integrato nel ruolo di vice Alex Sandro, non è mai entrata nell'ordine delle idee di cedere facilmente un tassello duttiile. Il ghanese, oltre a fornire un rendimento costante sulla fascia sinistra, potrebbe dire la sua anche come mezz'ala nel centrocampo a tre; pensiero sempre più caldo nella testa di Allegri.
Sostanzialmente, però, Kwadwo la sua scelta l'ha fatta e si chiama Galatasaray: accordo pluriennale da circa 2,5 milioni a stagione. Non male per un giocatore attualmente in scadenza nel 2018, pronto a sfoggiare una maglia da titolare qualora dovesse approdare tra le fila di Igor Tudor (vecchia conoscenza del mondo Juve).




