Una leggenda vivente. Gianluigi Buffon è fatto così: ama stupire, ama dominare. Il miglior portiere della storia, a detta di molti, vuole ancora stupire. Perché, mai come in questo caso, la componente anagrafica lascia il tempo che trova.
SuperGigi, seppur a 42 primavere, fa ancora la differenza. E la Juventus, dal canto suo, sa benissimo quanto conti avere un personaggio simile tanto sul manto erboso quanto all'interno dello spogliatoio. Una parata, una parola. Insomma, c'è sempre bisogno del fuoriclasse toscano.
Ora, alle porte, l'ennesimo record: e che record. Ovvero quello solitario di presenze in Serie A, attualmente detenuto in compartecipazione con Paolo Maldini. Il prossimo, infatti, per il portierone bianconero sarà il gettone numero 648 nell'élite nostrana, col milanista destinato a restare fermo a 647.
GettyDal debutto datato 19 novembre 1995, tra le fila del Parma, a una carriera pressoché inimitabile. Senza porsi limiti, cercando sempre il massimo in termini individuali e collettivi.
Primati su primati, vedi l'aver superato un certo Alex Del Piero nel record di presenze con la Juventus in Serie A. Occhi puntati, quindi, a quanto potrebbe accadere nelle prossime puntate. Sempre e costantemente da protagonista, s'intende.
Con un trofeo nel mirino, bramato a agognato, dal nome Champions League. Un sogno che ha portato Buffon a rientrare a Torino dopo un'effimera avventura parigina. Là, nella capitale francese, l'attuale 77 bianconero ha capito come tornare a casa fosse l'unica cosa che conta. A maggior ragione se la chiamata arriva dall'alto, da Andrea Agnelli.
Curiosità: il giocatore più anziano ad aver giocatore nell'Europa che conta? Un altro estremo difensore, Marco Ballotta: sceso in campo a 43 anni e 253 giorni.
E, a proposito di telefonate, a breve andrà in scena quella che porterà SuperGigi a prolungare per un'altra stagione con Madama . Dubbi, il tal senso, non ce ne sono. Alla Juve - intesa come dirigenza - è piaciuto molto l'atteggiamento del carrarino. Così come al diretto interessato, forte di un legame consolidato con Szczesny, il ruolo di vice viene visto come un'opportunità.
Giustappunto, Buffon in finale di Coppa Italia s'è rivelato assoluto protagonista, con interventi provvidenziali e tonici.
Ora, quindi, sguardo rivolto verso la Serie A. In attesa del lampo dei lampi. A tal proposiito, toccherà a Maurizio Sarri decidere quale partita consegnare alla storia. Perché SuperGigi, ancora una volta, è pronto a scriverla.


