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Gianluigi Buffon Juventus 2019-20Getty

Buffon e la Juventus: tutti gli indizi portano al rinnovo

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C'è sempre bisogno di Gianluigi Buffon. Già, perché qui la componente anagrafica non conta. E anche le presenze, con il trascorrere del tempo, hanno ottenuto un significato secondario. Amore. Amore puro tra il miglior portiere della storia e la Juventus.

Un matrimonio felice, fatto di un anno di stanca con annessa fugace avventura parigina. Insomma, un passaggio servito a consolidare ulteriormente un legame mai entrato veramente in crisi.

Perché SuperGigi nel mondo bianconero è sempre stato apprezzato da tutti: presidenti, direttori, allenatori, staff e compagni. Un campione di affidabilità, nonostante le 42 primavere.

Il portiere carrarino, approdato nuovamente sotto la Mole per coprire le spalle di Wojciech Szczesny, s'è calato magistralmente nelle parte: 11 presenze e, soprattutto, contributi complessivamente di livello assoluto.

Ecco perché pensare di smettere, con tanto di forma psicofisica invidiabile, risulterebbe quanto meno anacronistico. E sebbene Gigi una decisione definitiva non l'abbia ancora presa, la sensazione - e forse qualcosina in più - è che tutte le strade dovrebbero portare al prolungamento per un'altra stagione.

Legato a Madama fino a giugno, dunque, Buffon potrebbe difendere i pali della Juventus anche a 43 anni, continuando a macinare record su record, in attesa di ottenere il gettone mancante per superare Paolo Maldini nel record di presenze in Serie A.

"Tutto è stato naturale, nel senso che alla fine ho fatto un anno bellissimo a Parigi e devo dire che mi ci voleva per disintossicarmi. Ma i contatti con il mondo Juve ci sono sempre stati. Ho fatto una stagione all'estero ma non recidendo mai questo cordone ombelicale".

Così Buffon nei giorni scorsi durante la trasmissione "A casa con la Juve" di Juventus TV. Frasi che sottolineano come il rispetto reciproco non sia mai mancato, con alla base la volontà comune di non interrompere qualcosa di magico.

Ora, occhi puntati sulle mosse del domani. Senza fretta. E non potrebbe essere altrimenti, considerando come inevitabilmente l'emergenza coronavirus stia complicando i piani delle società, unite come non mai nell'affrontare un nemico invisibile ma da battere con tutta la determinazione del mondo.

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